Monografia sulle piante del Genere Hoya.
Le Hoya sono piante della famiglia delle Asclepiadaceae, come altre piante di questa famiglia hanno coloratissimi fiori a stella molto affascinanti e decorativi.
La tassonomia dei generi di Hoya è molto complicata e in costante aggiornamento, la gran maggioranza di specie di Hoya ad oggi conosciute è stata introdotta in coltivazione successivamente al 1990, e tutt'ora esistono numerosissime specie mai identificate tenute in collezione con nomi come Hoya sp., Hoya sp. seguito dal paese in cui è stata raccolta o Hoya sp. seguito da un numero assegnato dal singolo possessore della pianta. Inoltre molte zone da cui originano le Hoya sono ad oggi ancora inesplorate. Ed ancora, esistono diversi generi di piante strettamente legati al genere Hoya, come le Dischidia, Absolmsia, Micholitzia, Eriostemma, Centrostemma, e alcune piante ad oggi conosciute entrano ed escono da questi generi per essere associate o escluse dal genere Hoya. Ultimamente si sta cercando di fare chiarezza associando alla classificazione di Linneo la moderna tecnica di classificazione con DNA, il procedimento è costoso e quindi lento.
Appreso questo è impossibile stabilire con certezza per il momento quante specie appartengono al genere Hoya, quindi in base alle classificazioni di diversi studiosi e appassionati si va dalle 90 alle oltre 300 specie.
Le Hoya in natura occupano habitat più comuni alle orchidee che alle succulente, e come le orchidee vivono sugli alberi, tra la vegetazione a volte sopravvivono solo grazie a radici ancorate ai tronchi e rami degli alberi, nelle giungle e foreste tropicali, ma non si può generalizzare troppo visto che sono diffuse in una grande area del pianeta, a grandi linee delimitata al nord da Taiwan, al sud dall'Australia, a ovest dal Pakistan e a est dalle isole del Pacifico.
Si tratta di aree comunque generalmente umide, per piogge frequenti, ma con temperatura sempre superiore ai 10-15 gradi dove quindi c'è una veloce evaporazione delle precipitazioni ed asciugatura del substrato in cui alloggiano le radici.
Le foglie delle Hoya possono essere molto differenti tra loro, sono sempre (tranne per la H. imbricata) prodotte in coppie opposte all'altezza di un nodo del fusto della pianta. Le foglie delle Hoya che crescono in ambienti più secchi sono succulente, appunto per non disidratarsi velocemente, mentre quelle che crescono in ambienti più costantemente umidi sono più ampie e sottili. Alcune come quelle delle Hoya linearis sono strette e affusolate e differiscono notevolmente da quelle delle altre Hoya.
I fusti delle Hoya possono essere rampicanti, striscianti e in alcuni casi eretti e cespugliosi.
I fiori delle Hoya hanno grande variabilità di forma e colori, sono sempre stellati, formati da tre parti: il Calice formato da sepali uniti, è in genere insignificante. La Corolla formata dai 5 petali fusi conferisce il classico aspetto a stella del fiore. La Corona anche questa con 5 lobi è molto particolare e differente tra le specie, ha consistenza dura e nasconde al suo interno gli stami e i pistilli. I fiori di Hoya possono essere divisi in 5 tipi:
- fiori revoluti (avvolti su se stessi all'indietro)
- fiori riflessi (all'indietro)
- fiori piatti (come i fiori della comune Hoya carnosa)
- fiori a coppa (con petali saldati sino a metà a formare una coppa)
- fiori a urna (con petali saldati quasi sino alla punta che quindi formano un'ampolla o urna)
I fiori possono misurare da una decina di mm ad oltre 8 cm a seconda della specie.
Il processo di impollinazione delle Hoya è abbastanza complesso e come per le altre Asclepiadaceae è affidato ad insetti capaci di raggiungere le sacche di polline all'interno della corona, tipicamente attuato da mosche. I fiori delle Hoya producono profumi, a volte non percepibili dagli umani. Le Hoya generalmente non producono odore durante il giorno se non una leggera fragranza, mentre la sera il profumo può diventare molto forte. Oltre al profumo, molte producono un dolce nettare, sempre per attirare gli insetti.
La coltivazione delle Hoya è generalmente facile a patto che si inquadri bene il luogo di origine di queste piante, ossia hanno bisogno di acqua e umidità praticamente costante, ma allo stesso tempo sono molto sensibili ai marciumi delle radici che perdono velocemente se il substrato di coltivazione è asfissiante e costantemente zuppo. Quindi per innaffiare bisogna fare in modo come avviene in natura che una volta bagnato il substrato asciughi velocemente per poter essere ribagnato una volta asciutto. Le Hoya con foglie succulente sono più facili da coltivare perchè appunto non si rischia di ucciderle se si attende troppo a ribagnare.
Il terreno di coltivazione deve essere quindi drenante. Nel testo “The Genus Hoya” è consigliato come substrato generico di base un miscuglio formato da un 50% torba, 20% terriccio comune e 30% perlite. Dove la perlite è l'inerte che permette un efficace drenaggio ed ossigenazione delle radici, la quantità dei componenti deve essere bilanciata in base alla nostre abitudini e in base al luogo dove si coltivano le piante, vista la facilità di moltiplicazione per talea è bene fare un pò di prove utilizzando substrati differenti, ad esempio aumentando la quantità di perlite permetteremo una più veloce asciugatura del terreno, quindi si può "giocare" con le proporzioni di inerti in base a quanto spesso siamo abituati a bagnare. Personalmente non mai provato a coltivare specie di Hoya particolari, ma ho tenuto e radicato con successo talee e piante di Hoya carnosa, H. bella e H. kerrii nella stessa composta che uso per le succulente, quindi lapillo e terra circa in parti uguali, bagnando come per le altre succulente, molto raramente e sospendendo le innaffiature in inverno dando acqua solo se la pianta appariva sofferente.
La maggior parte delle Hoya va coltivata come pianta d'appartamento o in serra, ma va portata all’esterno dalla primavera; è tipico vedere in Olanda, Germania e paesi vicini (quindi con meno luce di quanta ne abbiamo noi in inverno) piantine di Hoya arrampicarsi sui vetri all'interno delle case. L'Hoya carnosa è la più resistente ai nostri inverni anche all'esterno (Roma città), quest'anno dopo le nevicate, una talea radicata 3 anni prima è rimasta esposta al freddo ed è stata ricoperta parzialmente dalla neve per 3-4 giorni, successivamente ha perso le foglie toccate dalla neve e una decina di cm del nuovo fusto prodotto nella bella stagione precedente, ma per il resto la pianta sembra in buona salute, una talea radica circa delle stesse dimensioni, sullo stesso balcone, ma riparata dal vento e dalla neve, non ha mostrato nessuna sofferenza, come questa una talea radicata di una ventina di cm di Hoya bella. Mentre l'anno scorso una piantina di Hoya multiflora non ha superato l'inverno sullo stesso balcone in posizione protetta e senza nevicate.
La moltiplicazione delle piante di Hoya si può fare per seme come in natura a patto di riuscire a impollinare le piante. O più facilmente per talea.
Le talee devono essere di circa 20 cm, volendo generalizzare, è bene che comprendano due internodi, in questo modo radicano meglio di talee più piccole o più grandi (che radicano ugualmente, anche una sola foglia radica, ma non sempre da origine ad una pianta). Le talee possono emettere radici in semplice acqua, ma si hanno risultati migliori in torba e sabbia, torba e perlite, perlite pura, torba e lapillo, l'importante è che sia ben ossigenato, inserendo la talea in modo che il primo internodo sia appena al livello del substrato; per garantire idratazione alle foglie delle talee fino a che non producono radici è bene chiuderle in un sacchetto di plastica o in una serretta per semina, in modo da mantenere un alto tasso di umidità. Se si hanno frequentemente insuccessi con le talee si può provare a fare margotte, avvolgendo Sfagno intorno ad una parte di fusto e tenendolo sempre bagnato sino a che non spuntano radici, poi si taglia subito sotto e si pianta come una talea radicata.
I parassiti e le malattie che possono colpire le Hoya sono principalmente cocciniglia, afidi, in rari casi ragnetto rosso, marciumi, e funghi. La cocciniglia è molto tenace da combattere, leggi questo post e quelli collegati: Eliminare cocciniglia. Mentre gli afidi non sono molto dannosi, in genere compaiono in primavera sui nuovi germogli, ma possono essere eliminati semplicemente con un getto d’acqua o acqua e sapone. La causa principale di morte delle Hoya sono i marciumi radicali evitabili con composta adeguata e oculate innaffiature. Quando una pianta non è in buona salute appare disidratata anche se è stata bagnata ed è in periodo di crescita, in casi più gravi le foglie iniziano ad ingiallire e cadere, quindi le foglie non sono più verde acceso, ma più sbiadito/giallastro. In questi casi controllare bene sotto le foglie e tra all’attaccatura dei piccioli e delle infiorescenze ai rami, probabilmente ci sarà cocciniglia, se la si vede, trattare con prodotti specifici; oppure se controllando il terreno questo è molto bagnato, e il fusto principale che entra nel terreno è mobile o molliccio, svasare la pianta controllando se le radici sono vitali, se sono tutte secche e molli, spezzettare la pianta in talee e provare a recuperarla come detto sopra per la moltiplicazione per talea. Attacchi fungini sono più gravi del marciume delle radici e della cocciniglia, si presentano con macchie più o meno scure, tondeggianti, sulle foglie, in alcuni casi è sufficiente eliminare le foglie colpite e trattare con un prodotto fungicida, ma se la pianta e molto colpita spesso il trattamento è inefficace e si può provare a salvarla facendo talee da fusti che non risultano colpiti.
Oggi è l’8 Marzo, Auguri a tutte le donne!!!
I riferimenti per questo post provengono oltre che dai miei appunti ed esperienze di coltivazione delle Hoya dal testo "The Genus Hoya" di A. Wennstrom & K. Stenman, 2008.
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5 commenti:
grazie, mi sei stata di grande aiuto, io ne ho una in casa e non sapevo nemmeno come si chiamasse!!! Eli '80
Che gioia quei fiori di Hoya ! Ne ho una in casa che porto fuori all'ombra in estate e che fiorisce regolarmente. Una talea portata a Pantelleria è cresciuta, ha fiorito e anche in inverno rimane all'aperto... vedrò se col freddo che ha fatto è sopravvissuta ! Ciao ! grazie dei tuoi post !! Buona giornata !
Ne ho avuta una ma la cocciniglia ebbe il sopravvento :(
Non sono piu' riuscita a trovarne una :((((
Beato te che ne hai tante!!!!
Grazie, io ne ho una pícola. Cuánti anni speto per il fiori? . Buon fine di setimana!
in circa 3 anni da quando si fa la talea fiorisce. Ho visto la mia fiorire solo su rami di circa 60 cm.
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