l'Echinopsis chamaecereus (H. Friedrich & Glaetzle 1983) è una cactacea molto comune nelle collezioni, originaria dell’Argentina; è facile da moltiplicare, e regala fantastiche fioriture. Quasi tutti lo conoscono come Chamaecereus silvestrii [(Spegazzini) Britton & Rose 1922] ed anche io l'ho sempre tenuto in collezione così sino a che non ho scoperto che è stato inglobato al genere Echinopsis che include altri generi che prima erano indipendenti.
Il fiore della pianta originale è arancione-rosso, ma in vendita se ne trovano con fiori di diverso colore, dovuti probabilmente ad incroci con Lobivia, anche questo genere non esiste più e le piante sono state accorpate prevalentemente alle Echinopsis, ma anche alle Rebutia.
In questo come in altri casi, molti cactofili sono rimasti affezionati al vecchio nome o non condividono quest'accorpamento per questo continuano a chiamare l'Echinopsis chamaecereus = Chamaecereus silvestrii.
Dopo aver visto begli incroci ho comprato alcune piante in luoghi diversi, non in fiore, un pò come una busta a sorpresa, ad oggi ne ho tre tipi la classica forma con fiori rosso arancio, una a fiori fucsia e il cultivar Harlekin di cui ho parlato nel post Echinopsis Chamaecereus Harlekin che dovrebbe fare fiori metà gialli e metà rossi, ma non sempre alcuni sono gialli con macchie rosse.
Ne esistono anche ibridi con fiore giallo e ibridi con fiore di vario colore e sfumature dal giallo al rosso al fucsia al rosa all'arancione e particolari ibridi con fiori sfumati multicolore. Ne esiste anche una curiosa forma priva di clorofilla di colore giallo limone che frequentemente si incontra in vendita (innestata) nei supermercati.
La pianta è facile da coltivare, ma può mettere in difficoltà chi segue scrupolosamente le regole per la coltivazione delle cactacee, nel senso che può gradire un terreno un pò meno sassoso, comunque formato da 50% inerti e 50% terra, non deve essere coltivato in pieno sole altrimenti si disidrata velocemente e tende a scottarsi (ma neanche all'ombra altrimenti fila velocemente e non fiorisce), e gradisce un pò più acqua delle altre cactacee (un eccesso d'acqua può favorire i marciumi, quindi attendere sempre l'asciugatura del terreno prima di ribagnare), ma una volta che si inizia a coltivarlo si capisce velocemente di cosa a bisogno in quanto risponde velocemente alle cure o mancanze, ad esempio i lunghi fusti pendenti si gonfiano e sollevano poche ore dopo aver fornito acqua se questa mancava da molto.
In inverno resiste bene al freddo, ed anche ad una umidità più alta rispetto alle altre cactacee, non so precisamente a quanti gradi sotto zero può resistere, ma in campagna ne ho lasciato un vasetto esposto alle intemperie, fuori dalla serra, senza cure, e adesso è in fiore, sicuramente non ha un bell'aspetto. Allo stesso modo alcune talee messe in un giardino roccioso in un luogo rialzato rispetto al livello del terreno, molto soleggiato e ventilato, hanno patito molto la siccità, quindi appaiono di colore verde chiaro-giallo con sfumature rossicce, hanno fusti molto sottili, ma anche queste sono in fiore.
l’Echinopsis chamaecereus è molto sensibile al ragnetto rosso che nell'arco di pochi giorni può deturparne pesantemente l'epidermide rendendola grigio argento e rigida, invece che verde chiara e molto elastica. Il ragnetto rosso deve essere eliminato quindi prontamente con appositi prodotti acaricidi.
La crescita è molto veloce e la pianta assume un portamento ricadente/ strisciante, è curioso come specialmente i vecchi fusti a partire dalla primavera iniziano a produrre tantissimi polloni, ogni stagione la pianta si espande notevolmente ed esponenzialmente man mano che passano gli anni.
La moltiplicazione dell’Echinopsis chamaecereus sin Chamaecereus silvestrii è semplicissima da talea, si ha praticamente una nuova pianta nel 100% dei casi. Facile ottenere tale semplicemente ruotandolo su se stesso uno dei polloni laterali che spesso se la pianta viene lasciata a secco troppo a lungo si staccano al minimo sfioramento.
Vista la possibilità di creare ibridi si può provare ad impollinarne i fiori con altre Echinopsis, chissà cosa verrà fuori!
Si trova facilmente in vendita nei vasetti ad un euro o in caspò da appendere in genere a partire da 5 euro. Tenuta in questo modo offre una bella cascata di fiori ed è più facile riparala dai raggi diretti del sole.
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