Talee piante grasse in sabbia - Moltiplicazione

Qualche mese fa, in estate, ho avuto la necessità di fare alcune talee di foglia e di fusto di alcune succulente, di cui non mi interessava molto il successo, ma che mi dispiaceva buttare. Lì per li non sapevo però dove metterle, per mancanza di vasi, spazio e composta… capita… sempre più spesso… :).

Mi sono ricordato di un manuale sul fai da te che sfogliavo di continuo nel periodo delle elementari (e che purtroppo non so dove sia finito), nel capitolo riguardante la botanica tra le varie cose che già mi affascinavano molto (come il giardino nella bottiglia.. non so se hai presente…) parlava di come moltiplicare le violette africane inserendo una foglia in un contenitore pieno di sabbia (cosa che non ho mai provato) insomma ho fatto due più due, ho preso una vaschetta delle mozzarelle e della sabbia asciutta ed ho inserito le foglie per 1-2 mm sottosabbia e le altre talee poco più profonde e mi sono dimenticato il contenitore per una decina di giorni in un angolo della mia stanza dove ricevevano appena la luce dei neon delle semine (poi spostato per ricevere buona luce dopo aver visto che funzionava).

Talee in sabbia Sono sempre ottimista e speravo che qualcosa sarebbe uscito fuori; infatti quando sono andato a spostare una foglia per vedere che succedeva sotto sabbia ho trovato una miriade di minuscole radici bianche pulite e con tanta voglia di crescere!

E’ vero che come ho scritto nel post sulla Moltiplicazione da foglia, questa è particolarmente facile e non ha bisogno di particolari accorgimenti, ma vista l’abbondanza di radici prodotte e la velocità ho voluto riprovare con qualche pianta a cui tenevo di più ottenendo buoni risultati ed attualmente sto continuando l’esperimento con alcune cactacee ed anche qui i risultati sembrano buoni.

cactacee talea in sabba

Nella foto sopra, la pianta a destra è un pollone laterale che non ha avuto problemi ad emettere numerose radici in vari punti; la pianta in alto a sinistra l’ho salvata da un marciume del colletto, dopo aver rimosso accuratamente il tessuto molle e lasciato asciugare (senza fungicidi ne ormoni radicanti) l’ho appoggiata sulla sabbia, dandola ormai per spacciata, ma in circa 1 mese ha emesso una prima radice dal centro e poi altre.

recupero cactus marcito

Lo stesso è successo a questa Copiapoa hypogaea, che però era completamente marcita e ho potuto recuperare solo un piccolo pezzo che con molte difficoltà e tempo ha radicato.

Copiapoa hypogaea marciume talea Ho sentito parlare di radicazione di talee in pomice fine inumidita, ma non ho mai provato, principalmente perchè ho problemi a procurarmi la pomice fine, e poi perchè, se non ricordo male, bisogna tenere la pomice sempre vagamente umida, mentre con la sabbia, non ho mai bagnato. Le talee che sono rimaste più tempo hanno un aspetto raggrinzito, proverò a inserire il contenitore in un sacchetto in modo da mantenere un minimo di umidità all’interno, cmq non è stato un problema, dato che una volta emesse le radici ho spostato le talee in contenitori con composta tradizionale, bagnando come al solito quando il terreno è secco da qualche giorno ed in base alle necessità dei singoli generi.

Qui sotto le non cactacee dell’esperimento:

non cactacee moltiplicazione talee

Queste foglie di Lenophyllum guttatum le ho recuperate da una pianta che è marcita quest’estate, e ancora mi chiedo perchè non sia riuscita a radicare nella composta tradizionale, alla fine ho staccato le foglie e nella sabbia hanno emesso radici in poco tempo. Un pò più di tempo ha impiegato la talea di Orbea, che come si vede ha diversi abbozzi di radici.

Lenophyllum guttatum e Orbea talee Invece questo è un germoglio laterale di Echeveria gibbiflora metallica che dopo essere stato tagliato e lasciato asciugare ha emesso radici in sabbia in meno di 10 giorni.

Echeveria gibbiflora metallica talea Queste sono foglie di una pianta che non ho ancora identificato, si sono staccate durante il rinvaso e le buttate nella vaschetta con la sabbia, anche queste in poche settimane hanno emesso radici ed una addirittura una nuova piantina. Anche la talea di un sedum non identificato ha radicato molto velocemente.

sedum più sconosiuta radicamento talea di foglia

Queste foglie sotto che mi sono state regalate così quest’estate, non hanno dato nessun abbozzo di radici (solo una) per i primi tre mesi, ma mi consola che anche quelle tenute nei contenitori con tradizionale composta non abbiano emesso radici per ancora più tempo.

succulente talea di foglia

Oltre ai successi, qualche insuccesso, come la Ceropegia woodi, sembra non aver gradito la sabbia, le talee di fusto si sono seccate direttamente.

Il risultato finale delle osservazioni è che la sabbia è un ottimo substrato pulito per produrre talee, che però si disidratano molto, quelle che non hanno problemi di radicazione sono le cactacee e le succulente con grande accumulo di acqua nelle foglie, mentre si possono avere problemi con talee o piante con minima riserva idrica in quanto la sabbia le disidrata velocemente prima che riescano ad emettere radici.

Una volta spuntate le radici è bene spostare la talea in un contenitore con composta abituale ed iniziare le innaffiature per evitare un eccessiva disidratazione.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, è molto interessante questo esperimento e vorrei provare anche io....che sabbia usi per questo tipo di talee. Grazie Marta!

Stranepiante ha detto...

ciao, ho usato sabbia di mare, bollita e lavata decine di volte... sconsigliano tutti di usarla, anche io non la uso mai, ma in quel momento avevo quella a disposizione :)

Anonimo ha detto...

Ciao dott. Stranepiante,
sto cercando anch'io di far moltiplicare delle talee di foglia.
Ho messo le foglie in una vaschetta con i resti della composta per succulente comprata in un negozio specializzato. Non ho aggiunto acqua. Ma davvero la terra deve rimanere completamente asciutta? Considera che le mie piante sono tutto l'anno in appartamento (io vivo a Berlino) dove il riscaldamento va alla grande e l'aria è quindi piuttosto secca. Le porto in balcone a fare un bagno di sole solamente nelle giornate più calde. Grazie ancora, Valeria.

Stranepiante ha detto...

ciao Valeria, in questo post ho parlato di un esperimento. una certa umidità nella composta può aiutare la radicazione, ma se eccessiva può far marcire le talee di foglia che cmq in genere non hanno problemi a radicare in qualunque situazione.

riguardo alle piante adulte, immagino che a Berlino in inverno la temperatura scenda molto ed è quindi impensabile lasciare le piante completamente all'aperto, ma tieni conto che tenendole dentro casa con il riscaldamento a palla, potrebbero soffrire ugualmente...dovresti provare a trovare una sistemazione invernale più adeguata.
Grazie a te per il commento
ciaociao e salutami Berlino, ogni tanto ripenso ad un ottimo stinco con verza e patate accompagnato da una weissbier ...è ora di cena.. :)

Anonimo ha detto...

Uhm, difficile trovare un'altra sistemazione... dovrò sperimentare un pochino... conosci già questo sito?http://davarree.free.fr/CRASSULA_photos.htm
Mi è stato molto utile per imparare a distinguere le crassule (le mie preferite).
Saluti da una Berlino soleggiata ma freddina (per essere maggio)! Valeria

Stranepiante ha detto...

ciao, non conoscevo questo sito, ma lo salvo subito tra i preferiti!!! grazie mille! siti così sono sempre una mano santa quando si cerca di identificare qualche pianta, specialmente le crassule che sono centinaia e centinaia :)

ciaociao
a presto

claire ha detto...

ciao dr. stranepiante ti ho appena scoperto, le mie piante grasse (cactacee) ogni tanto emettono dei figlioli cosa ne devo fare lasciarli attaccati alle piante madri o toglierli e cercare di farli radicare sono un pò inesperta e alle prime armi grazie e continuerò a seguirti mi piacciono i tuoi consigli ciao

Stranepiante ha detto...

Ciao, Claire, puoi scegliere te se lasciarli attaccati e mantenere un'unica pianta più grande o staccarli per produrre nuove piante separate... se decidi di staccarli, questo è un buon periodo. ciaociao

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