Echinopsis

Echinopsis Il genere

Echinopsis

comprende molte specie di cactus a forma globosa o allungata (recentemente alcuni generi sono stati accorpati al genere Echinopsis, generando un pò di confusione). Originario dell'America del sud, è oggi una delle cactacee più diffuse tra ai collezionisti di cactus, sia per la facilità di coltivazione e riproduzione (polloni) che per i fantastici fiori che arrivano anche a 20 centimetri di diametro.

Essendo facilmente ibridabile con altri generi come Trichocereus, Pseudolobivia, Lobivia, Hylocereus, Helianthocereus, Soehrensia, più e meno esperti coltivatori sono riusiti ad ottenere fiori eccezionalmente belli con colorazioni e sfumature molto diverse dalla pianta di origine.

Echinopsis-2 I fiori sono grandi (15-20 cm) di colore rosa, bianco, rosso, o arancione. Sono attaccati alla pianta con un lungo picciolo; durano un giorno (massimo 2, e sfortunatamente si aprono per poche ore), su piante grandi sono numerosi, le fioriture sono frequenti, facilmente si apriranno 2-3 fiori.

La moltiplicazione dell'Echinopsis è semplice: per seme, ricordando che è una pianta autosterile, quindi sono necessari due esemplari nati da seme diverso, che siano in fioritura contemporaneamente. Dato che il fiore rimane aperto per poche ore, nel caso abbiate una pianta prossima alla fioritura, ed una pianta già in fioritura, consiglio di raccogliere il polline tagliando gli stami e conservandoli in una bustina di carta se si tratta di qualche giorno, o in un barattolo di vetro ermeticamente chiuso, in frigorifero se il bocciolo della seconda pianta (che quindi sarà la madre) non è ancora ben sviluppato. Quando la pianta madre aprirà il suo fiore, aiutandovi con un pennello, sporcate di polline il suo pistillo. Ancora più facile è la riproduzione per Polloni (non tutte le echinopsis ne producono frequentemente), che crescono attaccati alle piante adulte ed a volte emettono radichette precocemente. Basterà appoggiarli sul terreno in un nuovo vaso o interrarli leggermente, ed il gioco è fatto! I polloni hanno lo stesso patrimonio genetico della pianta madre, quindi non sarà possibile ottenere dei semi.

Echinopsis1 La coltivazione non ha particolari indicazioni, la pianta resisite a basse temperature se il terreno è asciutto.

Per incrementare la fioritura è utile eliminare i polloni, concimare e concedere all'Echinopsis il riposo invernale senza portarla dentro casa in inverno.

L'esemplare nelle foto è un Echinopsis multiplex (ho dei dubbi su E. duvalii o E. eyriesii, suggerimenti).

Echinopsis subdenudata - stranepiante Questa a sinistra è un'

Echinopsis subdenudata

è senza spine, ma si possono notare delle piccole spine nascoste nella peluria bianca.







fiore_Echinopsis_subdenudataL’Echinopsis subdenudata ha fiori bianchi questi sono molto grandi rispetto al corpo della pianta, come le altre echinopsis, che probabilmente sono le piante grasse con i fiori più grandi in assoluto.


Segue qualche video di fioritura (da youtube), i filmati potrebbero richiedere qualche secondo a caricarsi, ma ne vale la pena:












Cactus in Balboa Park

Questa pianta è veramente gigantesca!!!






Aptenia cordifolia

Aptenia cordifolia fiori L'Aptenia cordifolia famiglia Aizoaceae è originaria della parte a sud dell'Africa, come moltissime altre piante succulente.

In Italia è molto diffusa, in particlare al Sud; essendo resisitente ed a crescita veloce è usata per abbellire terrazzi e giardini, o per ricoprire muri, alti anche diversi metri. Non teme il freddo, ma in inverno è meglio non annaffiare, o bagnare poco se non piove mai.

Le foglie dell'Aptenia sono carnose e morbide, possono andare da 1 a 5 cm. Sono di colore verde chiaro brillante, a volte più scure in base all'esposizione, alla ricchezza del terreno e alla quantità d'acqua: quando questi scarseggiano la pianta si sviluppa con foglie di un colorito più chiaro tendente al giallo, più rigide e di dimensioni minori.

Aptenia cordifolia fiore I fiori sono generalmente rosa/fucsia, meno frequentemente ho visto piante a fiori gialli.

La moltiplicazione avviene facilmente per talea. Nelle vicinanze della pianta è facile trovare piccole piantine nate da seme. Essendo autofertile, non è necessario avere due piante di origine diversa per produrre semi. I semi si possono raccogliere dopo che il fiore si è seccato e la capsula di semi è diventata dura.

L'Aptenia cordifolia si adatta bene ad ogni tipo di terreno ed esposizione, è una pianta facile da coltivare. Come per tutte le piante grasse è necessario drenare bene il terreno con uno strato di argilla espansa.

Argomenti correlati:

- Apertura capsula semi Aptenia cordifolia
- Foto: formazione del fiore e dei semi di Aptenia



Accorgimenti semina

Ci sono degli accorgimenti però che sono universali è che se non attuati possono rendere tutto il lavoro inutile:

  • Compattezza = la composta fatta male una volta bagnata e asciugata può diventare un blocco di cemento, e questo non permetterebbe alle giovani radici di farsi strada, o meglio, la crescita della pianta sarebbe molto più lenta; per evitare che accada è bene non usare terra argillosa ed eliminare le polveri dai materiali inerti che utilizzerete lavandoli e/o setacciandoli.
  • Inquinanti = utilizzare materiali nati per vivaismo... ma costano tanto... e allora almeno stare attenti che i materiali che si usano non siano sporchi o addizionati di qualcosa, ad es se comprate gli inerti nei magazzini edili, state attenti di comprarli puri, e non già pronti, ad es mischiati o sporchi di cemento, calce, ecc, oppure se usate substrati venduti nei negozi per acquari, controllate che non siano colorati artificialmente, o che non siano stati aggiunti concimi, lo stesso vale per la terra.
  • Parassiti = piccoli animaletti, le cui uova, larve sono frequenti e invisibili, nella terra raccolta in un campo o che avete in balcone, quindi sarebbe meglio una terra comprata in vivaio, ma non arricchita/concimata.
  • Funghi, muffe = usare un funghicida, comprare una torba buona non la più economica, c'è un motivo, se uno stesso sacco di terra costa 0,80 euro o 4 euro!!!
  • Alghe o muschi = ho sperimentato l'uso di verderame, nebulizzato o somministrato con una siringa, delicatamente, sulle aree o semine colpite. l'ho provato poche volte, ma devo dire che da buoni risultati, non immediati, sono necessari 2-3 trattamenti, altrimenti non è facile trovare un rimedio, posso consigliarvi, se le vedete comparire, di eliminare a mano le zone di terra/sassetti dove iniziano a spuntare i primi puntini verdi o neri, oppure se le piante non sono troppo piccole, lasciar seccare leggermente il terreno, oppure tenere i contenitori sotto una luce non più forte del necessario (ad es se la luce è molto forte, le piantine diventano rossicce/marroni, se la luce è troppo debole "filano" termine che indica che le piante per poca luce si allungano verso la luce e diventano sottili e verde chiaro), per evitare la crescita delle alghe sui lati del contenitore, consiglio l'uso di contenitori scuri, comunque dato che la maggior parte dei semi di piante grasse germinano in 2-5 giorni se freschi (ad eccezione di qualche specie) il problema alghe è prevalentemente un problema estetico.
Per non impazzire a cercare una soluzione ad ognuno di questi problemi, per prima cosa lavate abbondantemente con acqua i materiali che userete, poi potete sterilizzare la composta, disinfettare i contenitori e volendo anche i semi, prima di iniziare a lavorare; e/o usare un fungicida sistemico.

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- Informazioni di base per la semina
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Inerti più usati per la composta

Gli inerti utilizzabili sono:
- lapillo
- pomice
- vermiculite
- perlite
- argilla espansa
- sabbia di fiume
- sabbia di mare
- ghiaia fine
- graniglia di quarzo per acquari (quarzo vero, non quello colorato artificialmente o quello calcareo, costa un pò di più degli altri)
- zeolite
- carbone in granuli e cenere
- palline di polistirolo (usate a volte nei grandi vivai di produzione, ne sconsiglio l'uso nel privato)

lapillo Il lapillo granulometria 2 – 15 mm: è una pietra vulcanica di colore rosso-bruno-ambra, ricco di minerali, in granuli di diverse dimensioni; quello che useremo per le semine va da 2 a 4 mm. L'ottimo sarebbe lapillo naturale, non frantumato artificialmente, perchè ha margini meno taglienti e non danneggia le radici, spesso però essendo difficile da trovare sarete costretti a comprarne uno a granulometria più grande e a passare qualche pomeriggio con martello in mano a frantumarlo.

pomice La pomice – granulometria 4- 20 mm: pietra vulcanica molto leggera e porosa, di colore grigio chiaro, ha il pregio di assorbire l'acqua e rilasciarla un pò più lentamente del lapillo, inoltre alleggerisce i grandi vasi per piante adulte, ma non fa ristagnare l'acqua e mantiene ossigenata la terra. Non l’ho mai trovata a granulometria piccola per le semine, ho sempre comprato sacchi da 100 litri per pacciamatura e ho dovuto fare un lavoraccio per separarla e/o frantumarla.

La perlite granulometria 3 - 5 mm: ha caratteristiche simili alla pomice, ma mantiene l'acqua più a lungo, quindi nel caso di piante che non sopportano bene eccessiva umidità può essere sconsigliata, inoltre è molto più difficile da reperire, è invece un inerte eccellente da aggiungere alla terra di piante comuni, e carnivore.

vermiculite La vermiculite – granulometria polvere – 20 mm: ne parlerò molto in futuro, ne ho appena comprato un sacco enorme e sto provando ad utilizzarla sia nelle semine che per le piante adulte, ha la proprietà di assorbire molta acqua e di cederla ancora più lentamente della perlite, quindi questo può essere un bene per le semine, ma un male per le piante adulte che non sopportano una prolungata umidità del terreno, inoltre pare che contenga dei minerali utili per le piante, che affondano con piacere le radici tra le sue friabili scaglie. Ha un bellissimo aspetto dorato-perlato, è essenziale nella composta più profonda in vasi di grandi dimensioni, perchè è molto leggera.

sabbia-di-fiume Sabbia di fiume - granulometria 2-7 mm: personalmente l’ho usata poco in passato, al suo posto preferivo quarzo naturale per acquari (perchè lo avevo a casa), ha la stessa funzione, entrambi non cedono minerali, non assorbono acqua, sono veri e propri inerti, aiutano a rendere il terreno meno compatto, e contribuiscono ad un buon drenaggio, il quarzo naturale ha margini molto smussati, la sabbia di fiume è un miscuglio di varie pietre, alcune tonde altre con spigoli vivi.

ghiaia acquario calcareaGhiaia calcarea - granulometria 2-4 mm, simile alla sabbia di fiume e al quarzo, solo che rilascia calcio e va usata solo per alcuni tipi di piante.

Argilla espansa L'argilla espansa – granulometria 7 -20 mm: è a metà tra la pomice e il lapillo, ma sarà difficile trovarla di piccola granulometria, inoltre è a metà tra i due, ma ad un livello inferiore, quindi usala per le semine solo se sei disperato e se riesci a trovarla di piccole dimensioni. è invece ottima da posizionare sul fondo del vaso, o nei vasi di piante grandi.

cenere e carbone di legna Il carbone e la cenere: non ho mai capito se serva veramente o no, fatto sta che facendo i rinvasi, spesso si trovano le radici ancorate ad esso, e dato che negli acquari ha il potere di assorbire le sostanze inquinanti, ogni tanto, quando aggiungo la cenere (che apporta potassio al terreno) non tolgo i pezzetti di carbone. Attenzione alla cenere, perchè contiene molto calcio.

sabbia di mare La sabbia di mare - granulometria polvere – 2 mm: molti ne sconsigliano l'uso, per due motivi principalmente, è difficile lavarla bene ed è calcarea, quindi è buona per le piante che gradiscono terreni calcarei, ma sinceramente è una scocciatura lavarla, il grande pro che ho notato, è che il terreno rimane molto molto friabile quando viene aggiunta, il contro è che devi farla bollire diverse volte prima di usarla e devi sciacquarla decine di volte prima che perda l'odore di mare, il sale e i resti di alghe che contiene. In ogni caso, deve essere a granulometria grande, almeno 0,5-1mm, e in certe spiagge è molto sottile, quindi non va sempre bene.

La scelta e miscelazione degli inerti

Come dicevo, si devono aggiungere alla terra 2-3 inerti differenti fino ad arrivare a circa il 70% della composta totale se la terra che usiamo è argillosa (quindi tende a creare blocchi duri); possiamo fare una composta 50% e 50% se la terra che usiamo è terra per cactacee venduta nei vivai o comunque terra friabile.
Ma come scegliere gli inerti?
Di sicuro gli inerti più utilizzati e con migliori proprietà sono due: il lapillo e la pomice, entrambi sono molto diffusi sul territorio Italiano, ma non sono ben distribuiti per la vendita al dettaglio e sono introvabili a Roma, solo dopo molte ricerche ho trovato a Sutri una cava di lapillo, mentre la pomice l'ho trovata solo in garden molto forniti, ma di granulometria troppo grande e ad un prezzo elevato.

Per la miscelazione consiglio di usare un secchio (magari quello pulito che abbiamo usato per disinfettare i contenitori), inserendo prima gli inerti poi la terra, il tutto rigorosamente asciutto, e poi mischiare con una paletta pulita.
Qualsiasi inerte utilizzerai per la semina, deve essere granulometria compresa tra 2 e 4 mm. Mentre per i vasi delle piante adulte posiziono sul fondo 2 cm di inerti a granulometria grossa >10 mm, ed utilizzo inerti a granulometria inferiore per il resto della composta.

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Materiali x seminare

Cosa ci serve per seminare piante grasse - Materiali :
- composta: formata da terra 30-50% + materiali inerti 70-50%
- 1 contenitore rettangolare/quadrato (per ottimizzare lo spazio) di circa 10 cm per lato, alto almeno 4 cm, 8-10 sarebbe ottimo.
- 1 cucchiaio per mischiare la composta
- 1/100 semi che, se freschi, germineranno in 3-10 giorni (per la maggior parte delle specie)
- 1 sacchetto trasparente 0 un sottovaso poco più grande del contenitore dove semineremo e alto 2-3 cm o foglio di pellicola trasparente, quella con il PVC ora è vietata, ma se la trovate tenetela come se fosse oro, dato che non è più in vendita, e che quella in vendita oggi non appiccica, quindi rende il lavoro più complesso, in quanto servirà un elastico per fermarla sul vaso.

Composta/terra per la semina: sull'argomento terra potrebbero aprire un corso universitario, in quanto ognuno ha la sua preferita che spaccia per migliore/ottima/unica/essenziale in verità non ne esiste una perfetta, io stesso quando preparo la mia composta non sto con il calibro atomico a misurare le quantità precise, e vi assicuro che i risultati sono sempre buoni.
I materiali inerti: sono materiali che permettono una buona areazione al terreno, che risulterà meno compatto e di conseguenza un buon drenaggio ed una buona respirazione delle radici, evitando marciumi (sempre in agguato :)) o ostacoli allo sviluppo delle stesse.
Gli inerti sono di diverso tipo, sia per origine, materiale/composizione, e funzione, e per questo ne inseriremo 2 o 3 diversi nella nostra composta.
[Quando la prima volta ho letto di dover inserire inerti nella terra delle mie piante grasse sono andato tutto contento di corsa da un vivaio, ma niente, gli inerti sono sì una cosa essenziale, ma sono anche molto difficili da trovare ... o da trovare a prezzi onesti.... e sarete dei veri cactofili, quando prenderete la macchina un giorno libero e vi farete almeno 100 km per raggiungere il fornitore o la cava più vicina alla vostra citta per tornare a casa con 50-100 kg di lapillo o di pomice... e la vostra ragazza o i vostri amici [leggi introduzione al blog] vi prendereanno per pazzi, ma questo vi aiuterà a capire chi sono i vostri veri amici, e sarà una delle giornate più belle del mese :D]

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Seminare piante grasse - Cactus

Fin da piccolo giocavo in balcone con tutto quello che era piantabile, uno dei miei primi ricordi ci ciò è una sorpresina del mulino bianco composta da un contenitore rettangolare e dei semi di Tagete ero molto piccolo, ancora credevo che fosse impossibile contare fino a mille, quindi vedere uscire un fiore da una sorpresina del mulino bianco è stato fantastico!!

Con il passare degli anni le piante sono sempre state un mio interesse, le piante c'erano, magari non erano da mostra, ma erano le mie e le avevo cresciute raccogliendo bulbi nelle gite la domenica comprando semi nei supermercati, piantando le patate e i fagioli, le più buone patate novelle che abbia mai mangiato erano nate sul mio balcone.


Parlando della semina delle piante grasse, non me la sento di dire che è difficile, come può sembrare; la prima volta che ho seminato cactus (andando a senso), i semi sono germinati tutti, e le piantine sono ancora, quasi :) tutte vive, sarò stato fortunato, sarà il mio naturale pollice verde... è vero anche che iniziando a comprare i semi online, o a seminare piante più "difficili" qualche insuccesso lo avuto, ma l'importante è capire dove si è sbagliato, e ricominciare! se si hanno dei problemi nel 2°-3° mese dopo la germinazione, generalmente sono dovuti ad errori nella preparazione della semina o nella gestione delle piantine nel primo mese.

Metodi di germinazione
Prima di vedere "come" bisogna sapere quando seminare le piante grasse e questo dipende da dove faremo germinare e crescere le nostre piante per il primo periodo.
Dunque, abbiamo diversi metodi per far germinare semi di piante grasse, ne parlerò in generale, senza riferirmi ad un tipo preciso di pianta.
I tre metodi principali sono quello del sacchetto o campana, quello della pellicola e quello della vaschetta, l'unica differenza è nel mezzo che permette di mantenere l'umidità del terreno, scegli quello che ritieni più comodo, uso prevalentemente quello della pellicola. Inoltre si possono far germinare i semi alla luce del sole o sotto una luce artificiale (di almeno 20W), ritengo che questo ultimo metodo sia il migliore, in quanto porta un maggior numero di piante a diventare adulte perchè non condizionato da eventi atmosferici, inoltre la luce artificiale permette di iniziare la semina anche di inverno (una semplice lampadina a risparmio energetico o un neon per acquari [grolux] è il minimo indispensabile per il primo anno di vita della pianta, se si eseguono più semine la luce deve essere maggiore).

- Il metodo del sacchetto o della campana: il primo consiste nel chiudere il nostro vaso dopo aver seminato, in un sacchetto di plastica trasparente e fare un nodo o fermare con scotch, il secondo, nel coprire il vaso con un contenitore alto e trasparente.

sacchetto metodo della campana - semina

meglio coprire tutto il vaso che solo i semi, quello che si vede in foto è solo una prova, anche se ben riuscita.

- Il metodo della pellicola consiste nel coprire il vaso con una pellicola trasparente (dovrà essere lasciato almeno 1 cm tra terra e pellicola).
metodo pellicola - vermiculite
- Il metodo della vaschetta consiste nel appoggiare il vaso in una vaschetta, che farà da sottovaso, in cui lasceremo sempre circa 1-2 cm di acqua; preferisco utilizzarlo solo per semine particolarmente sensibili all'umidità che potrebbero facilmente marcire con pellicola o sacchetto, o nel periodo successivo ai primi 10 giorni dalla germinazione sino all'inizio del ciclo asciutto-bagnato.



Preparare il contenitore
terminato questa breve.... introduzione, possiamo passare alla vera e propria semina:
lavati i contenitori e sterilizzata la composta (puoi anche non farlo, ma poi non lamentarti se dei 50 semi piantati ne sono nati 40 e 20 piantine sono morte nei primi giorni di vita) passiamo alla preparazione del contenitore, praticando sul fondo dei buchi, personalmente utilizzo fil di ferro spesso scaldato sul fuoco e pratico qualche decina di buchi sul fondo del contenitore (ovviamente quelli di plastica), dopo di che riempio il fondo con un cm di materiale inerte puro a granulometria grossa (pomice, lapillo o argilla espansa), prima in una bacinella avevo preparato la composta (30% terra + 70% inerti vari, o 50%-50%, ma non di meno perchè deve rimanere friabile) e l'avevo sterilizzata spargo la composta in uno strato di almeno 3-4 cm sopra lo strato di inerti a granulometria grossa, senza compattare, spargo un ultimo strato sottilissimo (a granulometria fine circa 1mm) di quarzo per acquari, o pomice, o lapillo, o terra.
Il contenitore è quasi pronto per la semina, devo solo immergerlo per qualche minuto in una bacinella con acqua lasciata a riposare una notte; dopo che la composta si è impregnata, tolgo il contenitore dalla bacinella e lascio uscire l'acqua in eccesso per una ventina di minuti, fino a che non goccia più dai buchi sul fondo.

La semina
una delle pinzette che preferisco per la semina
Mi armo di pinzetta e sistemo i semi uno per uno sulla superficie, cercando di individuare il punto da cui usciranno le radici, per alcuni semi è molto facile, c'è una specie di picciolo, o un cerchietto più chiaro, per altri c'è un pallino più scuro, per altri ancora c'è un bozzetto, altri invece sono impossibili da orientare, ma questo è perfezionismo, posso anche rovesciare la bustina così com'è sul terreno, personalmente uso la pinzetta, perchè mi piace vedere la schiera di paffutelli appena nati, tutti in ordine e in fila, ma i semi germineranno in ogni caso, magari appena nati vedrete un piccoletto tutto storto, con quei 4 peletti di radichette che si ritrova, in aria, ma non temete, sono semi e sanno dove mettere le radici, dopo qualche giorno saranno dritti come gli altri!!!
Dopo aver seminato, non è necessario interrare i semi, nella maggior parte dei casi è controproducente, perchè il germoglio potrebbe avere difficoltà ad uscire, bisogna appoggiare i semi e basta.
Ora avrete scelto il vostro metodo di germinazione e inserirete il vaso nel sacchetto, o coprirete con pellicola (ricordando in questo caso di lasciare almeno 1 cm tra terra e pellicola) o appoggiare il vaso nel sottovaso con l'acqua. Ponete il contenitore vicino ad una fonte di luce artificiale ad una temperatura di 20-30 gradi (normalmente in un appartamento ci sono una ventina di gradi, stando vicini, ma non troppo ad un termosifone, posizionando una luce ad una ventina di centimetri dal vaso, la temperatura sul vaso arriva a 25-30 gradi) ottima per la germinazione di quasi tutte le piante.

Germinazione
Dopo una settimana la maggior parte dei semi saranno nati ad una temperatura costante di circa 20 °C (Alcuni tipi di semi hanno una germinazione velocissima, 1-2 giorni, altri possono richiedere anche più di un mese). Generalmente per il primo mese (o primi 15 giorni) è consigliabile lasciare chiuso il sacchetto o la pellicola, o lasciare l'acqua nel sottovaso, a meno che non notiate una eccessiva crescita di alghe o di funghi, in quel caso è meglio far areare, ed eventualmente passare alla tecnica del sottovaso, o in casi estremi, far seccare leggermente la terra e rimuovere manualmente le zone contaminate.
Insuccesso: Se dopo una settimana 10 giorni, o cmq dopo il tempo previsto per la germinazione dei vostri semi, non è nato niente, e non sono visibili eccessivi segni di contaminazione come: uno strato verde brillante, indice di alghe, una lanugine bianca, indice di funghi, o una patina grigiastra, indice di muffe, potete aspettare una settimana, se ancora non nasce niente, fate seccare completamente la terra, e dopo una decina di giorni, immergete il contenitore nella solita bacinella d'acqua e ricoprite con pellicola, aspettando nuovamente una settimanella. Se ancora non nasce niente o abbandonate l'impresa, o riprovate, consiglio di mantenere i contenitori così come sono per qualche mese e poi riprovare, se non dovesse nascere mai niente, può essere che i semi sono troppo vecchi (più di 3-5 anni) o che sono tra i pochi con esigenze particolari per la germinazione (come tempo prolungato o temperature molto alte) oppure in ultimo, alcuni semi necessitano di un trattamento che li prepari alla germinazione come avviene in natura, ossia con fasi di freddo; per simulare questo, potete provare ad inserire il contenitore una volta che la composta si è seccata, in frigorifero, ricordandovi di tirarlo fuori una volta ogni 2-3 giorni per un giorno, dopo un mesetto di questo trattamento, riprovate a bagnare e a mettere sotto la luce... ma non è detto che ne venga fuori qualcosa.... comunque nella maggior parte dei casi i semi germinano senza problemi al primo tentativo!!!!

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Iniziamo

24 febbraio 2008
Leggendo diversi blog, ho trovato raramente un primo post di presentazione, il mio eccolo, non sarà un gran che, ma tutto parte da qui.


Iniziamo... bene, ho 26 anni, domani 27.... mi sento un bambino riguardo alla voglia di scoprire, sono felice della vita e delle soddisfazioni che mi da. E' vero i problemi sono sempre tanti e di ogni genere, ma cerco di affrontarli con un sorriso, è un ottimo punto di partenza per superare il grande o piccolo problema e continuare a Vivere.

Perchè stranepiante? stranepiante è dovuto alla mia limitata o forse immensa fantasia, stranepiante riassume tutto e niente, semplicemente piante (vegetali) strane (che mi incuriosiscono) [nella mia vita mi incuriosisce tutto ciò che è strano, che si differenzia, quindi ormai catalogo tutto ciò che mi incuriosisce e piace come strano ] osservandole bene tutte le piante volendo sono strane, in realtà basta una macro per trovare in una margherita un mostro, cmq mi sto perdendo, è questo è utile per presentarmi, spesso passerò da un argomento all'altro a volte senza terminarne nessuno, e questo i miei amici lo sanno bene, ma c'è chi è divertito dal fatto e mi asseconda riuscendo a seguire l'ingarbugliarsi dei miei discorsi/pensieri, e c'è chi no.... tornando alle piante, effettivamente ne esistono di veramente particolari, per forme, colori, abitudini di vita, metodi di riproduzione, metodi di difesa ecc...

Chi è Stranepiante? Sono uomo, vivo a Roma [piccola polemica: ...ancora per poco spero perchè se il caos, la delinquenza, l'inesistente rispetto per quello che è stata, dovesse continuare a peggiorare dovrò abbandonarla a malincuore...], mi manca relativamente poco a laurearmi, ho molti amici, con interessi più o meno diversi dai miei, e trovo online persone con cui condividere la maggior parte delle mie esperienze di coltivazione, da diversi anni passo molto tempo online; spesso mi trovo immerso in combattutissime partite di Risiko! con gli amici e ragazza :D... che ormai odia le mie piante; internet mi ha permesso e mi permette di soddisfare la mia sete di sapere, e lo scopo di questo blog è di riversare quello che ho appreso elaborato, testato, riguardo al mondo vegetale, per tenerne nota; questo blog non ha alcuna pretesa, è più che altro un blocco di appunti in continuo aggiornamento e accrescimento.

In cosa crede Stranepiante? nella Luce, e nell'Acqua, un tempo credeva nell'uomo, ora non più, si è reso conto che l'uomo è capace più che altro di distruggere e rubare nel suo personale interesse e solo pochi sono capaci di creare, e quei pochi che provano a creare oltre alle difficoltà intrinseche al creare devono combattere contro altri uomini che ostacolano, rubano o distruggono il loro lavoro.

Ciao
Buona lettura
Ho cercato di identificare con precisione le piante mostrate, ma se ci dovessero essere correzioni, le accetto molto volentieri.
commentate, se non ci sono commenti non c'è critica, non c'è confronto di idee ed esperienze, se non c'è confronto non c'è evoluzione...

P.S. Scrivo questo blog solo per appuntare le mie esperienze, possibilmente cercando di dare buoni consigli a chi ci capita, e lo scrivo quando cactus mi pare; per scriverlo non mi sembra il caso di disturbare un avvocato.... mi sembra di aver capito che è necessario inserire questa nota:" Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto l'aggiornamento avviene senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001." mi affido al buonsenso e all'etica per vivere.
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