Arriva l’inverno le piante grasse finiscono di vegetare

Dato che l’inverno si fa sentire ogni giorno più forte, qui a Roma un forte gelo è arrivato da qualche decina di ore, per chi non lo avesse già fatto è arrivato il momento di riparare le piante grasse.

Preparare e proteggere per l’inverno le succulente può essere in base a dove ci troviamo geograficamente più o meno complesso.

Chi ha una serra si trova avvantaggiato, ma chi coltiva in balcone o in terrazzo?

Ci sono diverse cose da considerare prima di dimenticarsi o quasi delle piante grasse durante il periodo di riposo vegetativo invernale:

- In inverno le cactacee non vegetano, non crescono, perdono la maggior parte delle radici, quindi bagnarle non serve a nulla, le non cactaceae invece rallentano molto la crescita, alcune stanno ancora fiorendo, ma nella nella maggior parte dei casi si ferma la crescita anche per loro.

- Appurato che già si è smesso di bagnare da un bel pò di giorni le succulente cactaceae (metà settembre teoricamente è l’ultima innaffiata abbondante), e che avrete dato da poco l’ultima bagnata abbondante alle succulente non cactacee, la composta delle prime deve essere ormai già completamente asciutta.

- Si raccolgono i frutti e semi, si tolgono i fiori secchi che ormai vengono via senza resistenza, si tolgono le foglie e qualsiasi altro materiale depositato nei vasi o tra le spine.

- Si osservano bene le piante una per una per controllarne lo stato di salute e se ci sono parassiti.

- Se necessario si aggiunge uno strato superficiale di inerte di media granulometria, lapillo, sabbia di fiume o quarzo.

- Se non lo si è già fatto, si spostano verso un muro i vasi più esposti alle intemperie.

- In questo periodo di riposo l’importanza dell’illuminazione scende in secondo piano, quindi se si dispone di un angolo del terrazzo, riparato dalla pioggia e dal vento, anche se poco luminoso, si potranno spostare le piante in questo punto.

- Nel centro e sud Italia le piante grasse più comuni resistono bene alle temperature cittadine che difficilmente scendono e rimangono sotto lo 0; mentre in campagna e in città man mano che va a nord, è bene proteggere la maggior parte delle piante con tessuto non tessuto (TNT) che si trova facilmente in vendita nei grandi brico e centri commerciali, o con serre smontabili di piccole/medie dimensioni posizionate contro un muro. Queste ultime hanno coperture in PVC che a differenza del TNT non lascia circolare l’aria, sarà quindi necessario lasciare parte della copertura aperta o praticare dei fori e nelle giornate più soleggiate aprire le zip principali per far cambiare l’aria controllando le piante di tanto in tanto.

- Tenere le piante grasse in casa non è affatto una buona scelta come si può credere, le temperature sono sempre superiori ai 15 gradi e questo associato alla poca luce che entra dalle finestre e alle giornate più brevi causerebbe crescita irregolare, eziolatura e per alcune specie cactacee mancata fioritura nella prossima bella stagione.

- Una buona scelta può essere invece, specialmente al nord, portarle all’interno di verande non riscaldate, che in questo caso si comporteranno da serra fredda.

- Un buon compromesso per chi può farlo è tenere le piante nelle scale condominiali dove ci sono finestre e non c’è riscaldamento, è una cosa comunque da valutare di caso in caso.

- In zone molto fredde, c’è chi per proteggere le cactaceae dal gelo, quando la temperatura incomincia a scendere sotto lo zero, le mette in garage sfruttando la stasi vegetativa, ovviamente solo dopo che il terreno è completamente secco.

- Al nord Europa c’è anche chi protegge le cactacee in modo molto particolare: dopo averle svasate lavate e lasciate asciugare, le incarta in fogli di giornale ad una ad una e le ripone in casse o bauli di legno tenute in zone dove la temperatura rimane tra i 5 e 10 gradi, rinvasandole a fine inverno… a parte l’impressione che fa e la laboriosità di questa tecnica c’è il pro che con questo trattamento, controllando le piante, si è sicuri di non lasciarle tutto l’inverno con eventuali parassiti entrati nei vasi durante la bella stagione.

- Durante l’inverno è consigliabile ogni tanto, nelle giornate più limpide, nebulizzare le piante con prodotti antifunginei. C’è chi lo fa ogni mese, chi un paio di volte in tutto.

- E’ bene controllare almeno mensilmente le non cactacee ed eventuali semenzali  perchè non si disidratino troppo ed al bisogno bagnare e/o nebulizzare delicatamente.

- Per regolarsi su quali piante non possono essere assolutamente lasciate senza protezione in inverno, online è possibile trovare diverse tabelle con temperature minime di resistenza delle succulente. Queste tabelle sono in genere puramente indicative, ma molto utili, leggendole capiterà di trovare indicato per alcune piante temperature minime ben superiori a temperature alle quale le stesse piante hanno superato l’inverno nella nostra collezione, questo perchè in genere, se tenute completamente asciutte e riparate dai venti, molte piante resistono bene a temperature anche molto basse. In linea di massima, le cactacee superano più facilmente l’inverno anche con minime protezioni, mentre molte succulente non cactacee sono più sensibili al freddo.

10 commenti:

francesca ha detto...

Da me il soggiorno diventa una serra!
francesca

Anonimo ha detto...

Caro Dott. Stranepiante, avrei una domanda a proposito delle innaffiature invernali. Ho alcuni cactus e succulente che in estate ho tenuto al coperto in balcone e ora in inverno nel mio soggiorno. Abito a Berlino, quindi la stanza è riscaldata anche se non eccessivamente. So che in inverno le piante non devono essere concimate e innaffiate pochissimo, però proprio ora 3 piante, che per circa 2 anni non hanno fatto quasi niente, si sono messe improvvisamente a crescere, e anche a vista d'occhio! Quindi mi chiedo se le devo innaffiare o concimare in questa fase di crescita. Grazie! Valeria

Stranepiante ha detto...

ciao, il quadro che mi sembra di vede riguarda piante che non si sono bene adattate e che adesso stanno provando a farlo, ma nel momento sbagliato, ossia crescendo in inverno.
Non è una situazione facile, ma comunque risolvibile. Mi è capitata una cosa simile con piante che avevo svasato e lasciato a radici all'aria in inverno, le ho lasciate troppo tempo in una stanza appena sotto i 20 gradi ed hanno cominciato a crescere in modo molto veloce (anche se fuori terra), quando le ho potute rinvasare le ho messe subito fuori (a Roma città la temperatura esterna scende difficilmente sotto lo zero) la crescita si è ovviamente fermata, per una stagione hanno avuto un aspetto abbastanza bruttino, ma poi la stagione successiva erano nuovamente normali.
Con questo intendo che non devi quindi bagnare le piante adesso, tanto meno concimarle ma devi riuscire a farle andare in riposo, quindi spostale in un luogo più freddo di quello attuale, anche se meno luminoso, sino a che la crescita non si ferma, se l'unica possibilità è all'esterno, a Berlino immagino che faccia un bel pò freddo quindi devi proteggerle con diversi strati di tessuto non tessuto e possibilmente metterle sotto un rifugio momentaneo formato da un telo di plastica lasciato aperto alle estremità per far circolare l'aria, che però le possa proteggere da vento, umidità notturna, rugiada e pioggia.
Bagnandole nella situazione in cui si trovano adesso o anche lasciandole così, continueranno a crescere in modo anomalo per la scarsità di luce (in inverno le ore di luce sono minori come anche l'intensità e questo non è sufficiente per una crescita corretta) e molto probabilmente la prossima estate non fioriranno.
spero di averti aiutato
ciao
a presto

Anonimo ha detto...

Grazie! Proverò a fare come dici, anche se la tentazione di annaffiare e concimare è grande! La mia hawortia truncata dopo due anni di annoiata convivenza finalmente si trasforma!
Valeria

Unknown ha detto...

anche se la temperatura non scende sotto i 7 gradi qui a palermo, io ho messo alcune delle mie piante in una piccola serra di plastica trasparente che ho comprato da brico ma tutte nn vanno allora alcune le porto in casa dove la temperatura in inverno è intorno a 17 gradi e sale solo di sera quando accendo i riscaldamenti. volevo chiederti ma le rimetto fuori e le tengo a all'aria aperta, il mio balcone non è coperto da altro balcone quindi se piove anche se a ridosso del muro acqua ne prendono un pò....cosa mi consigli?

Anonimo ha detto...

ciao, ti scrivo perchè ho bisogno di conferme prima di sterminare la mia intera collezione di piante grasse :p
ora che è arrivato il freddo anche da me (Como) devo metterle al riparo.. negli anni passati le portavo in casa (T=18-19°C) ma mi pare di capire che non è la scelta migliore. volevo provare quindi a lasciarle all'esterno (di notte la temperatura va fino a una decina di gradi sotto zero in pieno inverno)...in una serretta coperta da cellophan e qualche strato (quanti? 2-3-4?) di tessuto non tessuto... cosa ne dici? melgio cosi o continuare a tenerle in casa nonostante l'alta temperatura? ciao e grazie

Stranepiante ha detto...

Ciao Piero, in parte la risposta alla tua domanda è nel post, quindi metterei le piante fuori, beato te che sei a Palermo e puoi permettertelo! :)
per le piante senza copertura in pochi minuti e con pochi euro puoi costruire una copertura comprando ad esempio un telo di nylon che vendono nei magazzini edili al metro, da posizionare sulle piante a mo di tettoia. Ad esempio ho visto un amica costruirne uno inchiodando un estremità del telo ad un asse di legno inchiodata al muro sopra a dove c'è lo scaffale con le piante e l'altra estremità inchiodata ad un asse di legno che fa da peso e cade ai piedi dello scaffale, dai lati circola aria e da sopra la pioggia scivola via, a fine inverno puoi semplicemente arrotolarlo e fissarlo all'asse inchiodata al muro, o staccare tutto e conservarlo per il prossimo inverno.
ciaociao
a presto

Stranepiante ha detto...

Ciao Anonimo, la tua domanda è arrivata insieme a quella di Piero, ma la tua posizione (Como) è non è purtroppo fortunata come la sua...
Precisamente non so risponderti, non ho mai dovuto affrontare temperature basse e costanti come le tue, il freddo più intenso, inaspettato e inusuale per Roma l'ho avuto l'anno scorso ed ho perso moltissime non cactacee, mentre tutte le cactacee hanno resistito benissimo... ma credo proprio che la temperatura non abbia mai toccato i -10, ti consiglio di contattare qualche appassionato della tua zona e confrontarti con lui se non hai modo (come ho scritto nel post) di mantenere le piante in un qualsiasi posto anche poco luminoso, dove la temperatura rimanga sopra lo zero; tenere le piante in inverno ad una temperatura di 18-19 gradi non è consigliato, sicuramente ne sopravviverebbero di più rispetto al lasciarle a -10!!! ma molte sopravviverebbero filando. Nel tuo caso inoltre devi considerare le esigenze di ogni singola specie, molte cactacee resistono bene con terreno secco a molti gradi sottozero, ma le non cactacee no. ciaociao e buona fortuna!

pina ha detto...

Scusate ma io le mie piante grasse le lascio dove stavano in estate, e cioè a cielo aperto, tranne che per la crassula, che sta sempre nella veranda perchè al sole diventa brutta.Tutto l'inverno stanno lì con sediltutta la pioggia che cade sopra.Ho 5 sedili della suocera comprati 10 anni fa piccolissimi che adesso sono enormi ed altre cactacee.
Altre sono piantate nel terreno e quindi non spostabili. Abito in provincia di Palermo.

Stranepiante ha detto...

Ciao Pina, a Palermo il clima è ben diverso rispetto al centro e nord Italia e poi dipende dal tipo di pianta. Anche io in campagna, centro nord ho alcune piante che tengo all'aperto esposte alle intemperie (alcune: Echinopsis, Cereus, Agavi, Aloe, Opuntia, Sedum), e stanno benissimo, inoltre in genere le piante più grandi resistono e si adattano meglio, ma non si può generalizzare troppo, la maggior parte delle succulente, sono più sensibili ai marciumi e non resisterebbero! ad esempio alcuni bei cespi di Crassula ovata sono cresciuti per alcuni anni benissimo all'aperto in piena terra, poi un anno c'è stata una gelata un pò più forte e sono morte...

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