Gymnocalycium baldianum – Foto fiore

Gymnocalycium-baldianum-foto-fiore

Il Gymnocalycium baldianum ha un caratteristico fiore di colore rosso molto bello.

Gymnocalycium baldianum fiore boccioli pianta

Essendo una pianta autosterile come gli altri Gymnocalycium, per ottenere semi è necessario avere un altro esemplare di Gymnocalycium baldianum in fioritura contemporaneamente o si può impollinare con un altro Gymnocalycium ottenendo un incrocio.

Gymnocalycium baldianum boccioli

I boccioli sono di colore verde scuro e maturano molto lentamente come accade per gli altri Gymnocalycium. Il primo fiore si è aperto a fine maggio, la pianta ha continuato a fiorire sino a metà giugno.

Gymnocalycium baldianum polline

Il polline è abbondante, di colore giallo chiaro su lunghi filamenti staminali rosati.

Gymnocalycium baldianum fioritura

Il Gymnocalycium baldianum è l’unica pianta grassa che posseggo che fa fiori di colore rosso così intenso.

Sabbia di fiume granulometria 2- 6 mm

Nel post sui materiali inerti da utilizzare per preparare la composta ho parlato anche della sabbia di fiume. Nonostante il lapillo sia “l’inerte” migliore da utilizzare sia per la semina che per la coltivazione, non è facilmente reperibile e quindi per aumentare la percentuale di inerti può essere comodo aggiungere un prodotto facilmente reperibile. La sabbia di fiume per edilizia è economica e si trova in tutti i magazzini edili, costa circa 1,30 euro a sacco di 20 chili, ma deve essere lavata e preparata. Come vedrete il procedimento è un pò lungo ma alla fine soddisfacente. Si può anche usare così com’è ma in piccole percentuali perchè contiene troppa sabbia fine, ed è sempre consigliabile lavarla abbondantemente dato che i fiumi non sono così puliti e non si conosce la sua origine.

Dopo il lavaggio e setaccio vi rimarrà in mano meno di metà sacco la restante parte sarà sabbia troppo fine (eventualmente da filtrare ancora con una zanzariera) e polvere che dovrete eliminare con i lavaggi.

Prima di tutto il necessario:

Un colino/scolapasta con maglie di 2-3 mm

colino grana 2-3 mm

Uno scolapasta con maglie da 5-6 mm

colino grana 5-6- mm

Un secchio grande

secchio

Ed una o più bacinelle (tre sarebbe ottimo) dove tenere e lavare la sabbia iniziale e i prodotti dopo setacciatura.

Questa è la sabbia non lavata, appena tirata fuori dalla busta dove c’è scritto “vagliata 0/6” granulometria da 0 a 6 mm, quindi non dovrebbe contenere graniglia con dimensioni maggiori di 6 mm

sabbia di fiume non lavata mista

Il primo lavaggio deve essere abbondante per eliminare argilla e polveri sottili, dopo 3-4 volte che si riempie, mescola e svuota la bacinella l’acqua sarà ancora torbida, ma un pò meno e meno giallognola.

primo lavaggio sabbia dal sacco

dopo il lavaggio la sabbia ha già un altro aspetto, e si vedono meglio le pietruzze a granulometria maggiore

sabbia non ancora setacciata solo lavata

la mettiamo nel colino con maglie più fini

sabbia fiume prima setacciata dopo lavaggio

e inseriamo il colino nel secchio che avremo precedentemente riempito di acqua sino al bordo

prima setacciata colino   secchio

dopo un pò di mescolate con le mani e ondulando e vibrando il colino la sabbia più fine di 2 mm scenderà nel secchio

fine prima setacciata

Nel colino rimarrà sabbia pulita e quasi priva di polvere. Questo può bastare se vogliamo usare la sabbia di fiume per preparare la composta per le piante adulte.

risultato dopo prima setacciata granulometria maggiore di 2 mm

Altrimenti per le semine procediamo: mettiamo quello che è rimasto nel colino a maglia fine 2-3 mm nello scolapasta a maglia 5-6 mm, riempiamo una nuova bacinella di acqua e ci inseriamo lo scolapasta. Mescoliamo un pò con le mani (mescolando con le mani le unghie si graffieranno un pochino, le fanciulle sono avvisate!)

seconda setacciata colino 5-6 mm

Nella bacinella sarà passata solo la graniglia con granulometria minore di 5 mm che potremo usare per le semine o per la composta base.

risultato seconda setacciata

sarà ancora un pò sporca e polverosa, quindi è bene fare qualche lavaggio sino a che l’acqua non è limpida

lavaggio dopo seconda setacciata 5-6 mm

Nello scolapasta sarà rimasta solo la graniglia con granulometria maggiore di 5 che useremo per la composta base o da mettere sulla superficie della terra, specialmente per piante predisposte a marciumi del colletto.

graniglia settacciata granulometria maggiore 6 mm

Tornado al secchio, questo conterrà ancora polveri e la sabbia con granulometria inferiore a 2 mm

residui secchio granulometria inferiore a 2 mm acqua torbida Dopo aver agitato abbondantemente e riempito e svuotato più volte il secchio rimarrà questa sabbia, che volendo possiamo setacciare ulteriormente con una rete da zanzariera, preferibilmente metallica (costa circa 6 euro al metro).. ma ancora devo capire cosa farci :D (una piccolissima percentuale la aggiungo nella composta).

sabbia granulometria inferiore a 2 mm

La sabbia di fiume è uno dei pochi veri e propri inerti, in quanto non rilascia nulla nel terreno e le piante non assimilano niente da lei, allo stesso modo si può usare la graniglia di quarzo per acquari che però costa molto di più (circa 1 euro al kg, venduta in sacchi da 5 chili minimo), ma è già pulita, basta sciacquarla, è gradevole se usata per la pacciamatura in quanto di colore omogeneo.

Rebutia pygmaea semi

rebutia pigmaea foto semi

frutto-semi-rebutia-pygmaea

La Rebutia pygmaea è una delle diverse Rebutia autofertili quindi produce semi da sola. Quest’anno ho raccolto 3 frutti, uno molto piccolo con solo 10 semi, per un totale di circa 120 semi.

I semi sono minuscoli < 1 mm, sono neri, ma ricoperti da una leggera patina grigio/giallastra probabilmente residuo della polpa essiccata, che però non incolla i semi tra loro che quindi rimangono semplici da separare e trattare per la conservazione o semina.

frutto-rebutia-pigmeaIl frutto misura circa 6 mm, ed è ti forma tondeggiante un pò schiacciato. A differenza della Rebutia minuscula, quando si stacca il frutto dalla pianta, questo viene via intero senza aprirsi al minimo contatto, ma è consigliabile comunque fare attenzione perche la membrana che racchiude i semi è abbastanza fragile. Solitamente stacco il frutto (sempre quando è secco) facendo delicatamente leva con una pinzetta tra il corpo della pianta e il frutto, tenendo con l’altra mano il fiore secco. Così riesco a staccare il frutto intero senza disperdere il contenuto nel vaso.

Setiechinopsis mirabilis – Foto fiori

setiechinopsis_mirabilis_fiore Come scritto nel post dove ho inserito un video con la sequenza di apertura del fiore di Setiechinopsis mirabilis, finalmente quest’anno sono riuscito a vedere e fotografare per la prima volta il suo fiore bianco.

La fioritura avviene (almeno sul mio balcone) sempre tra la metà e fine di giugno, i fiori iniziano ad aprirsi intorno alle 20:00, durante le precedenti ore della giornata il bocciolo si ingrandisce a vista d’occhio. Raggiunge circa 15 cm, una lunghezza uguale o maggiore al corpo della pianta che va dagli 8 ai 15 cm .

Il fiore è completamente bianco, con numerosissimi petali (circa 60) e con polline bianco o lievemente giallino.

setiechinopsis mirabilis polline I petali all’attaccatura sono verdini per pochi mm.

setiechinopsis mirabilis pianta   fiore E’ una pianta autofertile e produce numerosissimi semi in un baccello straordinariamente grande viste le piccole dimensioni del corpo dello Setiechinopsis mirabilis.

Ecco qualche foto della sequenza di apertura del fiore:

Ore: 20:2o

bocciolo fiore setiechinopsis mirabilis 

Ore: 21:02

foto_fiore_setiechinopsis_mirabilis

Ore: 21:10

setiechinopsis mirabilis foto fiore

Ore: 22:00

fiore-setiechinopsis-mirabilis 

Ore: mattina seguente

setiechinopsis mirabilis bocciolo

Lo Setiechinopsis mirabilis è una pianta molto affascinante, sia per la crescita veloce e la fioritura già in giovane età, ma anche per la grandezza e particolarità del fiore che si apre di notte, oltre che per la sua pelle verde scura o marrone in base all’esposizione. Il fatto che sia autofertile permette di ottenere molti semi con alta germinabilità.

Gymnocalycium damsii – Video Time lapse

Time lapse fioritura Gymnocalycium damsii

Dopo aver smanettato un pò combattendo con l’autospegnimento della macchina fotografica (il max è 3 minuti, ma se volessi fare una foto ogni 10 o 60 per “filmare” la germinazione di qualche seme? :D) e altri “impedimenti tecnologici” simili sono uscito in balcone a cercare una pianta in fiore… deserto… la maggior parte delle piante ha già fiorito… ma poi mi sono ricordato di un Gymnocalycium damsii che avevo spostato e impollinato il giorno prima con un Gymnocalycium damsii proliferum, quindi finalmente ho potuto fare la prima prova del CHDK e qualcosa di decente inizia a venir fuori, altri problemi a questo punto gli ho avuti con il programma che usavo per legare le foto e ne ho dovuto trovare un altro: Virtual dubt, a quanto pare è ottimo… ma bisogna saperlo usare… primo grande problema è l’inserimento dei testi, ho ovviato scrivendo direttamente sulle prime e ultime 5 foto.. ma non va proprio! poi dare una velocità differente ad alcune immagini, ma non è essenziale se riesco a capire come mettere i testi…  e ancora, virtualdubt accetta solo foto con nome sequenziale, ottimo per una serie di foto ben riuscite, ma se una dovesse venire male le devo rinominare tutte a mano? a questo ho ovviato con un programmino utilissimo fotosizer, che oltre a ridimensionare le foto le rinomina. Mentre cercavo soluzioni, come al solito, mi sono perso ed ho scoperto gli Startrail che sono foto al cielo notturno poi sovrapposte, con le quali si ottengono fantastici effetti, cercate in google, e con il programma Startrails ne ho fatto uno al volo, lo so che non centra nulla con il blog e neanche con le foto che avete visto in google, ma è la luna di un nuvoloso cielo romano, le stelle sono un ricordo :)
luna1
luna3
p.s. il programma permette anche di fare i video (timelapse)

Le foto al Gymnocalycium damsii per questo time lapses sono 94 con frame rate 10.000 una ogni due minuti e mezzo circa; 20.000 sarebbe stato meglio, ma servono più foto altrimenti dura troppo poco.
Le foto sono state scattate tra le 13:44 e le 17:23 cioè sino alla morte delle batterie della macchinetta, non pensavo sarebbero durate tanto, ma è ancora troppo poco.

Gymnocalycium damsii proliferum polloni

A metà maggio 2008 in occasione di un picnic mi fermo (come al solito) in ogni vivaio nuovo che incontro e, prima di arrivare a Sacrofano (vicino Roma), compro un Gymnocalycium damsii proliferum, l’unico che avevano; accanto al vasetto comprato vedo un polloncino rosso acceso, lo metto nel vaso probabilmente era un suo figlietto.

Gymnocalycium damsii proliferum grande

A casa il 13 maggio preparo un vasetto nel germinatoio e ci appoggio il polloncino rosso, che secondo la mia ragazza è così rosso perchè si sta sforzando di crescere :D

- 13 Maggio 2008

Gymnocalycium damsi piccoletto rosso

In pochi giorni, il pollone radica ed inizia a crescere velocemente, dopo 15 giorni si presenta così:

- 28 Maggio 2008

Gymnocalycium damsi rossiccio

Perde il colore rosso fuoco, e si avvicina alla colorazione della madre (verde e bordeaux), è interessante vedere nel particolare le aree di crescita, visibili in verde e le vecchie aree rosse:

Gymnocalycium damsi polloncino macro

- 15 settembre 2008 – Prova foto luce led

Gymnocalycium damsi led

- 23 Settembre 2008

Gymnocalycium damsi settembre

- 16 Gennaio 2009

Gymnocalycium damsi gennaio

- 11 Aprile 2009 – Guarda in basso a destra, sta pollonando!

Gymnocalycium damsi aprile 2009

Da marzo 2009 la crescita accelera notevolmente il pollone è ormai molto cresciuto ed anche il minuscolo polloncino fotografato poi solo a fine giugno.

- 29 Giugno 2009

Gymnocalycium damsi giugno 2009

Polloncino Gymnocalycium damsii proliferum

Gymnocalycium damsi pollone

La macro mi ha permesso di vedere che alcuni acari, probabilmente ragnetto rosso bivaccano sul pollone, ma erano già presenti sul pollone originale quando era rosso fuoco, e non sono mai riusciti a fare colonie talmente grandi da rovinarne la pelle. Qui sotto una foto vicino ad una moneta da 2 euro, è veramente minuscolo!! Il vaso è uno di quelli da 3,5 cm.

Gymnocalycium damsi pollone del polloncino

Quindi a meno di un anno dal radicamento il piccolo pollone di Gymnocalycium damsii proliferum, non smentisce il suo nome e prolifera.

CHDK migliora macchina fotografica Canon A720IS e altre

Grazie all’incoraggiamento di dgrossato mi sono deciso ad istallare il CHDK sulla mia Canon A720 IS.

Avevo già letto la guida che mi ha proposto ma alla fine ci avevo rinunciato, c’erano troppe incertezze, non sapevo che significasse rendere Bootable l’sd ed altri dubbi, ma alla fine ci ho provato.

Adesso mi tocca studiare e provare le caratteristiche che ho istallato…

Comunque la procedura di istallazione è molto semplice, spiego qui di seguito come ho fatto per la mia Canon A720IS (così se dovessi rifarlo tra qualche tempo non dovrò rileggermi pag su pag in inglese :D), ma la procedura è uguale per le altre macchinette digitali:

Materiale:

- Una schedina SD di 2 giga (ho usato una da 4 giga senza problemi, ma lo sconsigliavano, cmq non maggiore di 4 giga)

- Un lettore di schedine SD da collegare al pc tramite USB.

- Il programma da istallare (CHDK) scaricabile in base alla vostra macchinetta fotografica da qui: CHDK Download.

- Il programma per rendere la schedina SD utilizzabile (perdonate i termini non tecnici) e Bootable da qui: CardTricks.

Procedimento:

1) Procurarsi i file menzionati sopra, riguardo alla scelta del pacchetto CHDK, dovete sapere il firmware della vostra macchinetta, nel caso della mia potevo sceglierne solo uno, altrimenti per conoscerlo fate così:

--- Inserite l’SD nel lettore e poi collegate al pc tramite usb.

--- Aprite la cartella dell’sd come se fosse un hard disk esterno o una pennina usb, quindi da “risorse del computer” per xp o da “computer” per vista.

--- Creare nella schedina, vicino alle cartelle già presente, o cmq senza approfondirvi nelle cartelle, quindi nella prima cartella che vi si apre (root), un file.txt, rinominate questo file in “vers.req" o "ver.req” (dipende dal tipo di macchinetta), nel dubbio gli ho inseriti entrambi (se quando create il nuovo file .txt vicino al nome “Nuovo documento” non vedete .txt dovete abilitare la visualizzazione delle estensioni file nel vostro pc, altrimenti il file che creerete sarà ver.req.txt).

--- Reinserire la schedina nella macchina fotografica, accenderla in modalità “visualizza” quella per vedere le foto scattate, non per scattare, premere il tasto “FUNC. SET” mantenerlo premuto e premere il tasto “DISP.”

--- Appariranno sullo schermo delle scritte tra cui la versione del firmware, per la A720 IS è GM1.00C quindi scegliete il corrispondente pacchetto CHDK; tra “Complete” e “Small” ho scelto complete…. non facciamoci mancare nulla!!!

2) Rendere la schedina pronta per copiarci il CHDK, la procedura formatterà la schedina:

--- Aprite il programma CardTricks che avete scaricato poco prima, togliete l’sd dalla macchinetta ed inseritela nel lettore, poi nel pc.

--- Scompattare l’archivio contenente CardTricks (si aprirà una cartella con un file e un’altra cartella) cliccare sul file e partirà il programma.

--- Cliccate sull’immagine dell’sd nel riquadro in alto a sinistra e selezionare l’sd, qui attenzione, perchè se avete altre periferiche di archiviazione collegate verranno elencate anche quelle, selezionata l’sd desiderata cliccare sul tasto “Format as FAT” si aprirà una finestra nera con i dettagli della procedura e lo stato di avanzamento, alla fine (dopo qualche minuto) raggiunto il 100% si chiuderà. Ora dalla schermata del programma CardTricks (che sarà rimasta aperta) cliccate su “Make Bootable”. Così avete finito con questo programma. E siete a buon punto…

3) Istallare il CHDK sulla schedina:

--- Scompattate l’archivio contenente i file CHDK, il mio si chiama: a720-100c-0.9.8-781-full.zip

--- Aprite la cartella scompattata e copiate i file:

- DISKBOOT.BIN

- PS.FI2

- vers.req (se non lo avevate creato prima)

- CHDK (ho copiato anche questa cartella, che nella versione “Small” non è presente)

--- Incollate i file nella schedina sd.

--- Fate “rimozione sicura” o cmq togliete la schedina dal pc e abbassate verso “lock” il pirulino bianco presente sulla schedina.

--- Inseritela nella macchinetta fotografica.

--- Posizionate l’interruttore della macchina fotografica su “visualizza” (quindi non la modalità per fare le foto).

--- Accendete la macchinetta e avrete un bello schermo nero (dato che nella trasformazione in FAT della schedinn verrà cancellato tutto il suo contenuto), cliccate sul tasto “invia a stampante”, non so com'è sugli altri modelli, sulla mia macchinetta è tondo con un led al centro e sopra un icona di una stampante con un ondina. Vi si aprirà il menu del CHDK, pieno di funzioni per me incomprensibili e anche con 4 giochini :D

ora cerco di capire cosa farci…

p.s. questa procedura non dovrebbe far decadere la garanzia in quanto non va a toccare il firmware, e per tornare allo stato iniziale basta togliere il programma dall’sd …. cmq non mi ritengo responsabile di problemi o danni provocati da questa guida, se lo fate è sotto vostra responsabilità!

Buona fortuna!!!

[Aggiornamenti]

Per i time lapse vedi i link nei commenti al post precedente.

Finalmente ho trovato qualcosa in Italiano

Ok, con gli script non avevo capito nulla... ma basta smanettere un pò, ho messo questo per time lapse proposto da dgrossato, ed ho scattato le mie prime 50 foto in sequenza!!!!!!! fantastico!!!! ora devo diminuire la risoluzione e capire come non far ciucciare tutta la batteria... o come alimentare a rete la fotocamera, che non sarebbe male!

lo script per timelapses linkato sopra permette di impostare due tempi, il primo "Interval (secs)" è il tempo di intervallo tra uno scatto e l'altro. Il secondo "Interval (1/10 sec)" non ho ancora capito a che serve.... ma le basi per un buon timelapses ci sono tutte, devo però testare la durata della batteria....