Mammillaria polythele semi

Mammillaria polythele seeds

La Mammillaria polythele ha semi di colore giallo chiaro che si tingono facilmente del vivace colore del frutto mentre si raccolgono, o se si lascia appassire il frutto sulla pianta. 

Sono molto piccoli, misurano circa mezzo mm. Il reticolo di celle sul tegumento è molto poco accentuato.

semi Mammillaria polythele

Hanno forma variamente a goccia. Sono abbastanza delicati e si disidratano in pochi mesi, questo comporta una riduzione della percentuale di germinazione.

E’ sempre consigliabile utilizzare semi ben puliti per evitare l’inosrgenza di muffe.

La pianta è autosterile e necessita di un altro esemplare per produrre semi.

Lophophora semi

Lophophora seeds

La Lophophora presenta semi piccoli circa 1 mm quasi tondi o a forma di ditale, spesso con ilo tondeggiante e leggermente svasato.

seed Lophophora peyote

All’ilo possono rimanere attaccati residui di polpa fucsia che è bene rimuovere per evitare che nell’ambiente umido di semina venga coperta da muffe.

Se prelevati direttamente dal frutto è meglio conservarli dopo aver rimosso la polpa ancora fresca, l’operazione risulta anche più facile e veloce.

semi Lophophora

Il tegumento presenta piccoli rilievi, poco visibili ad occhio nudo.

Il tempo di germinazione è veloce e la percentuale è molto alta. Semi raccolti da frutti lasciati seccare sulla pianta hanno percentuale di germinazione molto più bassa.

La Lophophora è autofertile, quindi produce semi senza bisogno di polline proveniente da un’altra pianta. E’ bene passare un pennellino sul polline dal giorno successivo al primo giorno di apertura del fiore e ripetere l’operazione per 2-3 giorni.

Ragnetto rosso - Tetranychus urticae

red spider mite
Il ragnetto rosso (Tetranychus) è un acaro e quindi il trattamento efficace si fa con un acaricida o con insetticida che abbia effetto diretto o collaterale anche su acari. Può attaccare tantissimi tipi diversi di piante, sia alimentari che ornamentali.
Ordine: Acari
Famiglia: Tetranychidae
Genere: Tetranychus
Specie: urticae

Tetranychus urticae - ragnetto rosso Tetranychus-urticae-ragnetto-rosso
In inglese potrete trovare informazioni, foto e video cercando spider mite, red spider mite, two spotted spider mite, quest'ultimo nome mi ha fatto pensare che quello osservato sulle mie piante fosse di un'altra specie, perchè non presentava le due macchie simmetriche ai lati, ma alla fine credo che si tratti della stessa bestiolina perchè le altre caratteristiche sono identiche. Qui c’è una descrizione dettagliata in italiano.
Attenzione a non confondere il ragnetto rosso (Tetranychus), con il minuscolo ragno rosso che si può facilmente vedere su muri, ringhiere e parapetti chiari esposti al sole, e che tipicamente lascia chiazze rosso/arancio quando inavvertitamente lo si schiaccia appoggiandosi a queste superfici, quest’ultimo non è dannoso per le piante.
Il ragnetto rosso è minuscolo, misura meno di mezzo millimetro, difficilissimo da vedere ad occhio nudo se non lo si cerca, ed una volta individuato ci vuole un pò per metterlo a fuoco, personalmente il massimo che riesco a vedere è un puntino rossiccio, l’occhio umano si accorge che si muove solo dopo qualche secondo di osservazione, anche se in realtà è molto veloce come vedrete nel video che ho fatto.
spider mite ragnetto rosso Si dice che il ragnetto rosso, Tetranychus urticae, non ami gli ambienti umidi, ma in realtà ha attaccato anche alcune piante carnivore in terrario, quindi in un ambiente molto umido, più che altro non ama l'acqua e dovrebbe morire non appena bagnato, o per lo meno cadere dalla pianta, ma il vero ostacolo all'eliminazione del ragnetto rosso dalle piante sono le sue uova, ogni esemplare ne produce centinaia l'anno, e può produrne giornalmente dal 3 a 10 se le condizioni climatiche sono favorevoli, le uova hanno un tempo di schiusa che non sono riuscito a trovare, cmq di pochi giorni, e in circa due settimane dalla schiusa i nati sono in grado di riprodursi; al contrario degli esemplari adulti le uova non sono sensibili all'acqua.

Le lesioni sulle piante grasse cactacee si localizzano spesso a partire dalla parte centrale superiore, ossia quella più giovane. Fino ora non ho mai visto formare delle ragnatele, cosa che dovrebbe fare quando crea colonie molto estese. Sulle piante con foglie predilige la pagina inferiore, che può risultare l’unica zona colpita per molti mesi, infatti la mia Nepenthes apparentemente stava bene, mi sono accorto del ragnetto solo spostandola.
Negli anni non ho mai avuto bisogno di combatterlo in modo massivo, perchè le poche volte che attaccava le piante utilizzavo il rimedio di base ossia nebulizzate frequenti e quando possibile immersione totale di vaso e pianta, e questo era bastato sino ad oggi sia per le piante all'esterno che per i semenzali in casa.
Un rimedio della nonna naturale per l’eliminazione, forse non per la composizione, ma per la presenza di acqua, l’avevo descritto alla fine di questo post.
All'esterno, negli anni, avevo riscontrato attacchi con conseguenti macchie arancioni unicamente su esemplari di Gymnocalycium, e solo sulla zona in crescita attiva a partire dalla primavera.
In casa avevo notato passeggiare il ragnetto rosso sui semenzali già da diversi anni, anche se un pò preoccupato, non avevo mai fatto niente di particolare per eliminarlo perchè non aveva mai danneggiato in modo visibile le piante, sino all'inverno scorso (‘08-‘09) quando nonostante presente su molte piante, aveva danneggiato causando una crosta sull’epidermide poche piccole piante, ecco un esempio:
attacco-ragnetto rosso-0 attacco-ragnetto rosso-1 dopo ripresa vegetativa
Prima

Durante l’attacco del ragnetto rosso

Dopo la ripresa
Allora mi limitai come facevo per le piante all'esterno, a bagnare per immersione e nebulizzare nei giorni seguenti, notando presto una produzione di tessuto sano libero da cicatrici o croste, che non veniva più colonizzato. A fine giugno 2009 come ho scritto in un altro post ne fotografai alcuni esemplari su un pollone di Gymnocalycium, e non mi preoccupai più di tanto perchè gli acari erano già presenti sul pollone un anno prima quando lo posizionai sotto i neon...
Adesso però ha rotto l'equilibrio che aveva mantenuto sino ad oggi. Ricontrollate attentamente le piante sotto i neon dopo più di un mese dall’ultima volta (da metà novembre a fine dicembre) senza acqua, con poco movimento nella stanza... orrore!!! talee in radicazione presentano estese croste secche, che coprono interamente piccoli semenzali ripichettati, le croste quando estese si rompono se toccate e scoprono il tessuto sottostante, è bene non rimuoverle per evitare di esporre la pianta indifesa ad altri agenti esterni.
gimnocaligium con polloncino e ragnetto Questo sopra è il pollone di Gymnocalycium oggi, si è ridotto così dopo circa un mese e mezzo che non bagnavo ne toccavo le piante, l’aria in casa era secca e la temperatura tra i 20 e 25 °C per i termosifoni e neon. Questi due polloni di Gymnocalycium sono insieme a tutti i semenzali di Setiechinopsis mirabilis le piante più colpite. Lithops e Astrophytum, nonostante fosse presente il ragnetto rosso non sono danneggiate in nessun punto.
gymno con ragnetto rosso
Ad oggi sono circa due settimane che procedo con semplici nebulizzate quasi giornaliere, ed oggi pomeriggio, dopo la seconda immersione per diversi minuti fatta ieri, vedo ancora ste cacchette marroncine muoversi sulle piante. Non è possibile continuare così, l'invasione è troppo grande, passiamo alle armi chimiche! ora prendo il primo prodotto sottomano pronto all'uso, Vape Garden Insetticida (già provato contro afidi ha dimostrato di essere particolarmente efficace)…. Dopo qualche minuto dalla spruzzata guardando le piante, continuo a vedere i piccoli acari rossicci, sembrano particolarmente quieti, ne metto uno su un vetrino e con i potenti mezzi :) di cui mi sono dotato ultimamente noto che è stecchito, e non scorrazza come l'altro osservato prima del trattamento.
Adesso, non conosco il tempo di schiusa delle uova, ma ipotizzando che tra le uova presenti (generazione uno) ce ne siano di pronte a schiudersi già da domani, e sapendo che i nuovi nati non saranno pronti a deporne altre prima di due settimane, per essere sicuro di debellare o per lo meno abbassare notevolmente la quantità di acari devo effettuare un secondo trattamento tra circa 10-12 giorni, ed un terzo trattamento dopo che le ultime uova della generazione uno si siano sicuramente schiuse, ma prima che la generazione delle uova schiuse tra il 10°-12° e il 20° giorno sia matura per produrne altre, direi 23 giorni dopo il primo trattamento… speriamo bene!
[Aggiornamento]
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