La Fockea edulis (Thunb.)K. Schum appartiene alle Asclapiadaceae, è originaria del Sud Africa e Namibia; è una pianta rampicante classificata nelle succulente Cudiciformi a causa della grossa radice emergente grigio/argentea che viene chiamata spesso caudex.
Inizialmente avevo identificato la mia Fockea come F. capensis, perchè avevo letto che questa ha le foglie con margini arricciati, e la mia, sui rami più anziani aveva iniziato a produrre foglie arricciate, ma in realtà posseggo una Fockea edulis, in quanto anch'essa ha foglie con margini arricciati, un pò meno della capensis.
Ne esistono una decina di specie, simili tra loro, le differenze sono principalmente nelle foglie più o meno arricciate o lisce e allungate, e nel cadeaux che può essere più o meno ruvido.
Tra le caudiciformi è senza dubbio la più resistente e facile da coltivare. In inverno in climi freddi se tenuta all'esterno perde le foglie, che in autunno iniziano ad ingiallire quasi contemporaneamente per poi cadere.
Alla temperatura di circa 10 gradi mantiene le foglie anche in inverno, ma la crescita si ferma comunque. La temperatura minima consigliata è 10 C°, ma rimane in vita anche a 4-5 C° e può resistere a brevi e sporadiche gelate. Nel centro Italia in serra o in balcone mantiene la maggior parte delle foglie anche in inverno.
Negli anni ho assistito a tre diversi mutamenti invernali, in base a dove veniva posizionata:
- All'esterno: mantenuta completamente a secco perdeva tutte le foglie con l'arrivo dell'autunno, come le piante a foglie caduche, invece se bagnata molto sporadicamente e tenuta un pò riparata ne manteneva buona parte.
- Nella parte più fredda della casa: vicino ad una finestra, iniziava a perdere le foglie per mantenerne solo 4-5, con l'attivazione dei termosifoni, aveva un abbozzo di ripresa vegetativa, ma dopo aver fatto qualche timida foglia si fermava.
- In bagno con una temperatura di circa 20 C°: ha mantenuto le foglie tutto l'inverno; sporadicamente qualche foglia diventa gialla cadeva (nell'ultimo inverno ne sono cadute meno di una decina).
In autunno si può potare, dai tagli esce un lattice bianco come le euphorbiaceae. Non l'ho mai potata volontariamente, negli ultimi due inverni è sempre rimasta sul davanzale in bagno, e due volte a causa di ventate improvvise e successivo spalancarsi della finestra la pianta è caduta con tutto il vaso auto potandosi... in entrambi i casi non sembra aver sofferto, anche se l'ultima volta il caudice si è ferito ed ho avuto un pò di paura, ma non l'ho innaffiata sino all'inizio della primavera e si è ripresa alla grande.
Se si taglia un ramo durante la fase vegetativa, la Fockea emette prontamente nuovi germogli.
Le foglie sono di colore verde scuro, accoppiate, con margini ondulati alcune più altre meno sino ad essere quasi lisce.
Il cadeaux (caudex o caudice) si accresce con il passare degli anni, sia quello esterno, che la parte sotto terra, in natura è quasi completamente sommerso, per comodità e per estetica i collezionisti tendono a tenerlo scoperto.
Per avere un ingrossamento maggiore del caudice lo si può interrare, ma è preferibile farlo nella stagione vegetativa, perchè essendo soggetta a marciume, durante l'inverno potrebbe non resistere anche solo per minimi ristagni d'acqua, mentre nella bella stagione i ristagni saranno più difficili dato che è una pianta che beve molto (il molto è sempre riferito alle succulente). Chi mi segue sa che mi piace fare prove ed esperimenti, riguardo la Fockea ho trovato questo interessante Post che consiglio di leggere a chi fosse interessato a forzare lo sviluppo del cadeaux; ho provato con una giovane pianta a coltivarla da subito con il caudice sommerso ed in effetti la crescita è stata molto maggiore rispetto alla mia prima pianta che ho sempre coltivato con il caudex fuori terra.
Il terreno deve essere comunque ben drenato e con alta percentuale di inerti, anche se gradisce un terreno più ricco. La mia Fockea edulis è in una composta ad alta percentuale di sabbia, circa 40% sabbia, 10%lapillo, 50% terra e torba; ma si adatta bene anche ad altre composte più o meno minerali.
E' bene utilizzare vasi abbastanza capienti, sia in altezza che in diametro per permettere un buono sviluppo del caudice.
La crescita vegetativa inizia con l'arrivo della primavera e per chi la tiene in casa è bene portarla all'esterno, inizialmente la crescita è timida, ma comunque attiva. Nei mesi più caldi, in particolare agosto, la crescita è sorprendente, quasi a vista d'occhio da un giorno all'altro si attorciglia e percorre diversi cm sui fusti/rami delle piante vicine. La chioma si infoltisce molto e in totale i rami possono misurare diversi metri.
Quando è all'esterno, le concedo solo 2-3 ore di sole, mantenendola esposta a Nord, ma ho provato a tenere altre piante di Fockea comprate successivamente, in serra e in balcone con più sole e stanno benissimo!
Per le innaffiature dovrete regolarvi in base al cadeaux, se la terra è secca da molti giorni ed appare rammollito è il tempo di bagnare, se la pianta è in piena fase vegetativa gradisce frequenti annaffiature e consuma velocemente l'acqua somministrata, ma se lasciata a secco (anche per un mese) non soffre per niente. Se è stata tenuta al freddo in inverno e non ha più le foglie, iniziare a nebulizzare e bagnare con cautela ed aumentare la quantità d'acqua solo proporzionalmente alla crescita di nuove foglie e rami; vale sempre la regola di lasciar asciugare il terreno prima di bagnare nuovamente.
Una pianta in piena salute, in fase vegetativa è piena di foglie, ha numerosi nuovi germogli ed il cadeaux è di consistenza solida.
Concimazioni non ne ha avute mai, ma volendo si può somministrare sempre a dosi minime un concime per piante verdi.
Ho ritenuto indispensabile dopo la prima stagione vegetativa dall'acquisto, inserire un supporto nel vaso, inizialmente una bacchetta di una trentina di cm, che è bastata anche per l'anno successivo (dopo che tenuta all'esterno ha perso foglie e parte dei rami), l'anno successivo ho usato un fil di ferro piegato a ferro di cavallo, questo è bastato per i due anni successivi nei quali attorcigliavo i fusti anche in più giri. Quest'anno ho inserito un secondo filo a U a croce con il primo, e come si vede in foto è stato subito invaso dalla pianta. Quest'inverno staremo a vedere, non ho ancora deciso se lasciarla fuori o riportarla in casa...
Bisogna fare attenzione quando si inseriscono i supporti, per evitare di trafiggere parti radicali sotterranee, la cosa migliore sarebbe di inserire i supporti durante il rinvaso.
Fiorisce alla fine dell'estate, non ha mai fiorito (quest'anno sono ancora in attesa) forse a causa dei continui stress (cadute, sbalzi di temperatura, rinvasi) subiti negli anni, probabilmente lasciandola fuori la prossima estate fiorirà.
I fiori sono a stella, i petali verde chiaro, ricurvi all'apice, con stami e pistilli bianchi.
La moltiplicazione è possibile per semina e per talea, ma non ho esperienze a riguardo. Esistono piante femminili e maschili.
Malattie: è abbastanza resistente ai parassiti, da me non è mai stata attaccata, solo qualche afide giallo si è posizionato su due nuovi germogli, ma senza il mio intervento dopo breve tempo non c'era più traccia di parassiti. Teme ristagni idrici, in particolare durante il riposo invernale.
Un sinonimo di Fockea edulis è Fockea Cylindrica e anche F. glabra, altre specie diffuse sono la F. capensis sinonimo di F. crispa, che è una variante della F. edulis con foglie più arricciate, F. multiflora (ha foglie più grandi), la F. comaru ( la camura non ho capito bene se è a se stante o se è sinonimo, ma le foglie sono simili) e la Fockea angustifolia che dovrebbe avere come sinonimi F. dammarana e Fockea lugardii (questa come la comaru ha foglie più allungate e appuntite con margini lisci); comunque quella maggiormente diffusa e che probabilmente troverete più spesso in vendita è la Fockea edulis.