Scheda coltivazione della pianta succulenta Crassula ovata (Mill.) Druce 1917
Sinonimi: C. portulaca (o portulacea), C. argentea, Jade plant, Money Tree e tanti altri come accade per tutte le piante molto diffuse e conosciute da molti anni.
La Crassula ovata è una delle piante grasse più diffuse, conosciuta in Europa già dalla fine del 1700, originaria del Sud Africa.
Il nome ovata deriva dalla forma delle foglie che somiglia alla sagoma di un uovo.
Grazie alla resistenza della Crassula ovata, anche chi non conosce il termine giardinaggio ne ha una in balcone; la si incontra spesso in grossi vasi di cemento davanti ai portoni dei palazzi in città.
Facilissima da propagare per talea di fusto o foglia, sono sufficienti piccoli pezzi di pianta per ottenerne altre. Il procedimento è lo stesso delle altre succulente con foglie, si stacca una foglia delle più vecchie, preferibilmente cercandone una che viene via con minima resistenza e la si appoggia sul terreno (qualsiasi) eventualmente si preme delicatamente sino a che il corto picciolo della foglia è in contatto con il substrato, poi la si lascia indisturbata, quando sarà il momento deciderà di produrre radici rosse e poco dopo piccole foglie. Anche per le talee di fusto il procedimento è semplice, si taglia un rametto, basta anche una sola coppia di foglie (ma più è grande più tutto riesce facile e veloce), si lascia asciugare circa una decina di giorni e poi si inserisce la talea per qualche mm (o cm se il rametto è grande) nel terreno (o in sabbia), senza bagnare; se fatto in inverno o primavera, a giugno la talea sarà radicata e si può bagnare tranquillamente. La mia prima l'ho ricevuta in regalo da mia zia (come la maggior parte delle prime piante grasse che ho avuto), negli anni mi è capitato spesso di riceverne/salvarne talee, sottolineo salvarne, perché è facile trovarne rametti spezzati anche camminando per strada in città… una volta ne ho salvate diverse porzioni da un marciapiede dopo che in un condominio l'avevano potata per darle una forma piatta (non ho bene idea di cosa si possa ottenere potandola in questo modo).
Coltivata credendo che fosse immortale sino a che un paio di anni fa ho portato i tre cespi più grandi in campagna, purtroppo l'anno scorso c'è stata una pesante gelata e le piante all'aperto, non hanno resistito, da questo episodio ho capito che nonostante sia molto resistente anche al freddo, non sopporta le gelate, ne ho avuto riconferma quest'anno, dopo le nevicate, diversi bei cespi che avevo notato in giro per Roma ora sono morti, è comunque resistente al freddo, dato che la mia prima pianta, che ormai occupa un vaso 40x40, sempre all'esterno, ma non direttamente esposta alla neve ha resistito benissimo.
I fusti grigio-marroni della Crassula ovata portano coppie di foglie alternate, sembrano formati da una serie di anelli impilati, le linee che segmentano il fusto derivano dalla vecchia zona in cui le foglie erano attaccate al giovane rametto.
Le foglie molto carnose hanno forma da tondeggiante a goccia allungata, in base all'esposizione solare, più tonde e dure risultano quelle di piante tenute in pieno sole, in alcune piante è più accentuata una punta all'estremità delle foglie, mentre normalmente questo margine appuntito è presente solo nelle giovani foglie.
Le foglie della Crassula ovata sono generalmente di colore verde scuro, specialmente le più vecchie, mentre le più giovani hanno aspetto verde più chiaro; quando la pianta è tenuta al sole e con poca acqua le foglie assumono aspetto più tendente al giallo e se l’acqua manca da molto, leggermente raggrinzito (bagnare!), mentre in inverno le sfumature rossicce dei bordi possono allargarsi dando un aspetto rossiccio alle foglie.
Permangono per anni, quindi attenzione a non sbatacchiarla troppo altrimenti le parti di fusto senza foglie rimarranno spoglie. Non c'è comunque da preoccuparsi dato che in qualche anno si formeranno nuovi fusti.
Il margine delle foglie è sempre rosso, a volte più a volte meno accentuato.
Il terreno di coltivazione è sempre lo stesso delle altre succulente, quindi molto drenante per l'alta quantità di inerti, anche se la mia prima di cui parlavo sopra, è nello stesso vaso da oltre 15 o forse 20 anni e allora non badavo al tipo di terra che utilizzavo, ne ad aggiungerci gli inerti.. se non forse tracce di argilla espansa. E’ consigliato comunque un rinvaso ogni 4-5 anni per rinnovare la terra ed ingrandire il vaso.
Interessante anche che la fioritura come per altre succulente simili inizia a fine inverno, già da Febbraio, e può durare per tutta l'estate.
I fiori sono raccolti in infiorescenze con petali di colore rosa chiaro o bianco, ma in certi casi i pistilli diventano rossi man mano che il fiore invecchia.
A parte il gelo, non ci sono altre difficoltà nella coltivazione di questa pianta, la si può far crescere in varie posizioni, anche se per fiorire deve essere in pieno sole; se la luce fornita è troppo poca, la pianta cresce con rami più esili e flessibili, generalmente ricurvi e con foglie distanziate tra loro da alcuni cm, mentre quando in salute ha un aspetto più tozzo e compatto. Se una pianta sta male o muore, la causa è nella maggior parte dei casi un eccesso di acqua o in casi più rari la cocciniglia (in particolare se la pianta è stata concimata). Si tratta di una succulenta che sopravvive benissimo con poca acqua. Bagnare in inverno solo quando la pianta ha aspetto disidratato e dare poca acqua. Attenzione a non bagnare le lucide foglie con acqua calcarea, visto che sono molto longeve, rimarrebbero per anni con aloni o coperte da una patina biancastra. Il concime liquido può essere dato durante la fase di crescita attiva in dosi minori di quelle riportate in etichetta oppure il concime granulare aggiunto (circa un cucchiaio ogni 4 litri di composta) durante il rinvaso.
Coltivatori più impazienti possono tranquillamente concimarla o dare più acqua, sempre lasciando che il terreno asciughi tra una innaffiatura e l’altra, così si ottengono piante più grandi belle ma più delicate.
Dato l'aspetto del fusto che pare un tronco d'albero è potata talvolta per ottenere una forma simile a un bonsai.
La Crassula ovata è una pianta facile da coltivare e resistente, con buone qualità decorative; richiede manutenzione nulla, quindi consigliata a tutti, non deve mancare in collezione!
9 commenti:
Mia madre ne un paio vecchie di cinquanta anni almeno....fiorite in inverno sembrano delle spose.
ciao rancesca
Io ne ho ereditate due da mia madre. Una l'ho portata al mare, le ho cambiato vaso e l'ho lasciata che era bellissima, (l'estate scorsa). L'altra, rimasta a Roma, ha sofferto la gelata dello scorso anno ed ho temuto di perderla, invece si è ripresa, anche se non è bella come prima, perchè aveva perso tutte le foglie e buona parte dei cilindretti che formano i rami. Ogni foglia che cade la poggio su un vaso e ora ho varie piccolissime piantine: Stasera ho scoperto di possedere delle Crassula ovata, era ora no? Grazie a te! Ciao
Ne ho una anch'io da almeno vent'anni ed è stupenda! Piena, tondeggiante e molto rossa sui bordi.
Ogni inverno la riparo nella mia taverna-giardino d'inverno, infatti non mi ha mai dato problemi.
Complimenti per il blog!
Ciao, Ilaria
Ciao Ilaria, grazie e complimenti a te per la pianta!!
A presto
Ciao. Ho un problema con la mia piccola crassula ovata.
Alcune folie sono divantate nere e rinsecchite. Ho aumentato le innaffiature, ma senza risultato. Temevo di aver esagerato (anche se il terriccio era appena appena umido), per cui l'ho spostata al sole e ho smesso da 10 giorni di darle acqua. Però è peggio di prima e le foglie si staccano al minimo contatto. Hai un suggerimento per me? Grazie e buona giornata.
Laura
ciao, tendenzialmente quando una succulenta sta male (a meno che non sia in salute e solo disidratata) l'acqua è l'ultima cosa che fornisco, ma mi limito ad osservarla e tastarla qualche giorno ed eventualmente tagliuzzarla per vedere se c'è marciume, cercando poi di recuperarne talee. una foto potrebbe essere d'aiuto, comunque prova a farne talee lasciandole asciugare, se cicatrizzano senza seccare completamente hai buone probabilità di recuperare la pianta. ciaociao buona fortuna!
Grazie di tutte le notizie che hai fornito, ora sono piu serena sapendo che le foglie rossastre della mia crassula non sono sinonimo di malattia!
Grazie
Marina
Ciao, ho bisogno di un aiuto, la mia Crassula l'anno scorso si è gelata, così ho provveduto a tagliare via tutte le parti marce ma anche se sono "nati" nuovi rametti dal terreno, il tronco principale all'interno è completamente rosso...che devo fare?
Vuol dire che è tutto marcio?
Devo cercare di toglierlo tutto dalla radice?
Help me!!!
Spero tu riesca ad aiutarmi.
Ti ringrazio in anticipo
Alessia
ciao, la cosa migliore sarebbe svuotare il vaso e buttare la terra dove è marcita la pianta oltre che tutte le parti molli o morte e recuperare le talee buone e metterle in un nuovo vaso con terra buona e drenante. Se il corpo principale non è completamente marcio sino alle radici, e se sta emettendo nuovi rami dalla base, forse è così, elimina solo le parti marce e lascia la pianta così proteggendola per questo inverno con tnt o spostandola in un posto dove non gela. ciao, buona fortuna!
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