Quando e come bagnare le piante grasse è un dubbio che può assalire anche i coltivatori più attenti e premurosi.
Quando bagnare le piante grasse?
è una domanda importante, se si sbaglia periodo, si rischia di uccidere la nostra pianta succulenta.
Come bagnare le piante grasse?
è una domanda altrettanto importante in quanto trattandosi piante che vanno bagnate poche volte l'anno, quelle volte l'innaffiatura deve essere fatta per bene e dobbiamo pianificare da prima con quali innaffiature somministrare concime, insetticida e/o fungicida.
Mito da sfatare: i cactus non si devono bagnare mai!
Presupposto: le piante appena comprate si trovano in un panetto di torba, devo rinvasarle subito in terra adeguata composta perlomeno da metà inerti (pietre, materiale drenante, sabbia) e metà terra. Se non si rinvasano, in breve tempo il panetto di torba diventa compatto ed impermeabile e l'acqua fornita in futuro scivolerà via tra la torba e il vaso senza essere disponibile per le radici.
Quando devo innaffiare le piante grasse? devo bagnare in inverno? in estate quanto devo bagnare?
Si inizia a bagnare da fine inverno, indicativamente: Marzo al sud, Aprile al centro, Maggio al nord Italia e si smette a fine estate tra fine Agosto e Novembre, qui molto dipende dalle piogge e se quindi le piante si sono bagnate a prescindere dalle nostre innaffiature.
In linea di massima le piante grasse vanno innaffiate ogni 10 giorni. Ma questo non è sempre vero, bisogna prendere in considerazione vari fattori e in base a questi le piante vanno bagnate da una volta a settimana sino ad una volta al mese.
Aspetti principali da prendere in considerazione per decidere quanto bagnare le succulente:
- Vaso di coccio o vaso di plastica. La terra di piante nei vasi di coccio si asciuga prima perchè l'acqua evapora anche dalle pareti del vaso.
- Esposizione con forte luminosità (terrazza, serra) o sole parziale (balcone). Piante tenute con ottima esposizione cresceranno più attivamente e consumeranno più velocemente l'acqua oltre alla semplice evaporazione che sarà maggiore in vasi che ricevono più sole.
- Composizione della composta, che deve essere molto drenante. Se la composta presente nel vaso non è abbastanza drenante, l'acqua fornita stazionerà nella zona vicino a dove è stata somministrata, e per maggiore tempo, mentre se la terra è ricca di inerti (50-80% del volume totale della composta) l'acqua attraverserà velocemente il vaso bagnando bene tutta la terra e uscendo velocemente dai fori inferiori.
- Fase vegetativa della pianta: periodo di crescita, crescita attiva, fioritura o riposo. Durante il periodo di riposo le piante grasse non devono essere bagnate, il periodo di riposo per la maggior parte delle succulente, coincide con l'inverno, ma alcune hanno un breve riposo nel mese più caldo, agosto, mentre altre hanno un ciclo invertito ed entrano in riposo in estate per vegetare in inverno. Nei giorni in cui la pianta è in fiore è meglio evitare di bagnare, mentre si può bagnare più frequentemente nei periodi di crescita attiva ossia tra giungo e luglio e a settembre.
- Tipo di pianta: cactacea o non cactacea. Le piante succulente cactacee durante il riposo perdono le radici è quindi solo dannoso innaffiarle, perchè non potrebbero assorbire l'acqua, crescono attivamente durante le primavera e inizio estate, rallentano la crescita ad agosto e molte riprendono una crescita attiva tra settembre ed ottobre, Le succulente non cactacee, per quanto non si possa fare un discorso troppo generico, hanno un periodo vegetativo più lungo delle cactacee, a volte continuo, tra queste ci sono alcune specie che hanno un ciclo vegetativo invertito rispetto alla maggior parte delle succulente, ossia vegetano in inverno.
- Dimensione della pianta rispetto al vaso: una pianta che non rinvaso da qualche anno, che è sviluppata bene, specialmente se non cactacea richiederà più acqua di una pianta appena rinvasata come ad esempio un piccolo cactus in un nuovo vaso 2-3 cm più grande.
Come e quanto devo bagnare le piante grasse?
Le poche volte che innaffio le piante grasse lo devo fare per bene, devo essere sicuro di bagnare tutta la terra. Quindi non poca acqua spesso, ma tanta poche volte. Altrimenti si rischia di mantenere una sola zona della composta sempre zuppa e la terra restante nel vaso sempre secca.
Mezzi per innaffiare le succulente:
- Immersione in bacinelle: è il metodo più faticoso, ma migliore, si riesce a bagnare interamente la terra e non si sporca l'ambiente di coltivazione, si ha il vantaggio di poter diluire nell'acqua concimi, insetticidi o fungicidi.
- Innaffiatoio: il mezzo più sconsigliato, da usare solo in vasi con diametro maggiore di 20 cm, oppure utilizzabile solo se di piccole dimensioni, altrimenti è complicato regolare la portata e si rischia di scoprire le radici delle piante o come minimo di far saltare via lo strato di inerti posto superficialmente alla composta intorno al colletto della pianta. Si ha il vantaggio di poter diluire nell'acqua concimi, insetticidi o fungicidi.
- Tubo: estremamente comodo in quanto non si devono alzare e trasportare pesi, si può regolare il getto d'acqua in modo che sia minimo, ma ha lo svantaggio di non poter aggiungere all'acqua concimi ecc. Altro svantaggio è che l’acqua corrente può essere troppo fredda o troppo ricca di cloro.
- Nebulizzatore/atomizzatore/spruzzino: da utilizzare solo prima della prima innaffiatura, per i semenzali nei primi anni di vita e per piante che si trovano in piccoli contenitori <5 cm, essenziale per distribuire insetticidi e fungicidi da contatto, se usato per innaffiare ha il pro di "lavare" l'epidermide della pianta togliendo quindi polvere ed eventuali parassiti, ma il contro di somministrare poca acqua per volta, quindi bisogna stazionare alcuni minuti su ogni pianta.
In pratica sempre e solo l'esperienza e la conoscenza di ogni specie nella mia collezione oltre che dove essa è collocata mi indicherà quando le succulente hanno bisogno d'acqua.
Quello che preferisco fare quando ho tempo, partendo dalla prima innaffiatura:
Quando le piante non vedono acqua da diversi mesi, verso Aprile faccio una prima nebulizzazione per aiutarle a fargli capire che la stagione sta cambiando, per lavare via la polvere accumulata durante l'inverno e i resti di fungicidi somministrati durante il riposo.
Dopo una decina di giorni se il clima lo permette, la temperatura è abbastanza stabile e non si corre più il rischio di gelate, faccio il primo grande e faticoso lavoro dell'anno: immergo i singoli vasi in bacinelle per circa 10 minuti. In questo modo ci accorgiamo anche subito dei vasi che hanno composta con drenaggio ottimale, questi si bagneranno velocemente e non tenderanno a galleggiare. Quando la superficie della composta è bagnata per capillarità, sono sicuro che tutta la composta è zuppa, lascio quindi gocciolare in un'altra bacinella vuota e inserisco nuove piante e altra acqua nella prima bacinella.
Qualche giorno dopo se non l’ho già fatto con la prima innaffiatura, con il nebulizzatore somministro fungicida o insetticida (o entrambi insieme se si tratta di prodotti miscelabili) oppure dopo una quindicina di giorni immergo nuovamente le piante, questa volta in bacinella con acqua in cui sono sciolti i prodotti che voglio somministrare.
Dopo la prima annaffiatura per immersione, per comodità, se bagno entro circa 15-20 giorni utilizzo un tubo regolando al minimo la portata e sostando alcuni secondi su ogni vaso, finito uno scaffale di piante ricomincio dal primo vaso bagnato facendo un secondo ed un terzo giro se non ho dato abbastanza acqua che quindi non è uscita dai fori inferiori.
Se trascorrono circa più di 20 giorni o comunque a fine luglio inizio agosto, prima di partire per le vacanze e a inizio settembre quando torno, bagno abbondantemente le piante per immersione somministrando concime quando mi ricordo.
Con l'ultima innaffiatura delle succulente che in genere avviene a metà settembre in balcone e i primi di ottobre in serra, somministro un fungicida sistemico e a volte dopo qualche giorno nebulizzo insetticida; il periodo tra fine estate ed inizio autunno è uno dei periodi più floridi per i parassiti, in particolare la cocciniglia, se qualche pianta è stata colpita durante l'estate, molto probabilmente in questo periodo ve ne accorgerete.
Dopo questo non innaffio più per tutto l'inverno sino alla stagione successiva, controllo comunque mensilmente le piante e se necessario fornisco qualche goccio d'acqua alle Euphorbie e alle Asclepiadaceae per evitare che il terreno secchi completamente, a volte faccio lo stesso alle Haworthia che però ho visto resistono molto bene a lunghi periodi di siccità anche se appaiono molto disidratate; innaffio un pochino anche le semine messe all'esterno la primavera precedente se appaiono disidratate, mentre i cactus anche se molto disidratati non necessitano neanche di un goccio d'acqua in inverno!
6 commenti:
oh!, Finalmente sono riuscito a capire come e quando innaffiarle, io non riesco mai a stare accanto a loro, perchè sono un ragazzo pieno di impegni, Grazie mille Stranepiante!!!!
Grazie, molto utile
Grazie
Precisissimo!!! Grazie mille!
Posso adottare uno spruzzino per l'annaffiamento tutti i giorni visto che le piante succulenti assorbono l'umidità della notte
ciao, bagnare con uno spruzzino se si hanno poche piante si può anche fare, ma sei sicuro di bagnare bene tutta la terra?? poi se usi acqua del rubinetto a lungo andare si formerà una patina di calcare sulle piante... sconsiglio...
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