Piante grasse VS torba - Perchè non usarla

L'utilizzo della torba è sconsigliato per le piante grasse, mi riferisco a coltivare o seminare piante succulente in torba pura. La giusta composta deve contenere un'altissima percentuale di inerti, terra di campo, e solo pochissima torba da vivaio e/o terra di bosco.

Per rispettare il fabbisogno di una precisa pianta formuleremo un'adeguata composta variando le percentuali di questi tre substrati ed aggiungendo additivi (nutrimenti, prodotti calcarei, sabbia, ecc) in base alla specie della nostra succulenta.

Ma se siete appassionati, se avrete chiesto consiglio su qualche forum, o letto i miei precedenti post, avrete capito che seminare o rinvasare una pianta grassa in torba pura o con pochi inerti, non è una cosa da fare. Vi sarete chiesti il perchè e vi avranno risposto in vari modi, ad es che la torba soffoca la pianta, che quando si asciuga diventa impermeabile, che per le semine favorisce la crescita di funghi, alghe, e la deposizione di uova di mosca sciara... ci sono molti motivi per evitarla. Ho provato anche a seminare in una composta con alta percentuale di torba sterilizzata, inizialmente le piantine germinavano normalmente, forse anche più vigorose del solito, ma dopo 1-2 mesi, quando iniziavo il ciclo asciutto/bagnato, quando andavo a ribagnare per immersione il panetto di torba iniziava a galleggiare, appunto perchè semi impermeabile, allora ho provato a bagnare dall'alto, ma il risultato era simile, perte della torba si staccava e galleggiava scoprendo le radici, e l'acqua trovava vie preferenziali per raggiungere il fondo ed uscire dai fori inferiori; il risultato era che il pane di torba non si bagnava completamente. Facendo più attenzione bagnando ripeturamente con vaporizzazioni la torba riprendeva la sua permeabilità, ma questo richiedeva molto più tempo ed era decisamente scocciante, alla fine trattando quel contenitore di semine come gli altri, molte piantine non hanno resisitito, altre si sono sviluppate soffrendo con chiari segni di iposviluppo. Nella foto sotto lo scempio di questa povera semina di Astropytum (al contrario di una semina in alta percentuale di vermiculite, che da ottimi risultati, ma questo è un altro esperimento e ne palerò poi...).

semina Astrophytum torba

Se sei un lettore abituale del mio blog avrai capito che mi piace provare le cose, trovare una spiegazione ai dogmi, rischiare sulla mia pelle (o meglio su quella delle mie piante :) ), ma sono curioso e devo provare!

Qualche mese fa, durante il rinvaso di un contenitore di semine, mi si è accesa una scintilla, ho voluto provare a rinvasare alcune semenziali inserendo uno strato di torba pura, perchè? bo! volevo vedere cosa sarebbe successo, ed un risultato lo ho ottenuto (almeno sembra, non ho applicato un metodo scientifico, ed un risultato più veritiero si sarebbe ottenuto mettendo la torba in metà contenitore verticalmente, non orizzontalmente come ho fatto),

Radici torba In queste immagini si vede come semplicemente togliendo le piantine dal vaso, la composta era talmente friabile che si è sgretolata, mentre la torba era così compatta da aver preso l'impronta del contenitore.

radici torba composta torba composta interfaccia Si vede come è netto il passaggio tra torba pura e composta.

Nella zona con la torba, le radici erano meno sviluppate, o non erano presenti, erano meno o non ramificate, alcune erano tozze o piegate, come se avessero trovato difficoltà a crescere. Nella zona di torba le radici non si sono spezzate mentre la toglievo, ho fatto attenzione e l'ho sbiciolata per vedere se c'erano radici all'interno.

radici pianta grassa torba composta radici pianta grassa torba composta 2
radici succulenta torba composta radici succulenta torba composta 2
radici torba tolta radici torba tolta 2

Nelle foto sopra le zone tra le due linee rosse erano quelle comprese nello strato di torba. Su un totale di 12 piantine, la situazione delle radici era più o meno simile in tutte, in queste tre era particolarmente visibile in quanto l'apparato radicale è cresciuto più in profondità evidenziando bene la differenza sia sopra che sotto lo strato di torba.

Con questo non voglio affermare che in torba non si svilupperebbero radici, probabilmente, la pianta avrà preferito fare più radici sopra e sotto lo strato di torba, perchè ogni sistema nell'universo tende a compiere il minimo sforzo. E dato che le piante grasse vengono innaffiare ad intervalli abbastanza lunghi, la torba tra una bagnata e l'altra si è disidrata completamente, diventando più dura della restante composta, e quindi le succulente hanno preferito fare radici dove il substrato era più friabile. Ricordate invece che la torba se mantenuta sempre umida o bagnata, è un ottimo substrato per la crescita delle piante (nelle serre viene usata anche per la semina di piante grasse, tenuta sempre umida con antifunginei e antiparassitari), ma per una coltivazione casalinga di piante grasse questo non è consigliabile e le piante ottenute avrebbero caratteristiche molto differenti da piante cresciute nel proprio habitat oltre ad essere più delicate.

3 commenti:

NAUM ha detto...

molto esaustivo, complimenti
Umberto

Anonimo ha detto...

A proposito di rimedi della nonna, volevo farti una domanda forse un po' ingenua. Che ne pensi di mischiare dei fondi di caffé con la composta per le succulente? Hai già provato? Alcune piante gradiscono l'acidità, quindi ho pensato che... grazie, Valeria.

Stranepiante ha detto...

ciao, è vero, i fondi di caffe, li butto sempre tra gli scarti alimentari per fare la composta, ma sinceramente non ho mai provato a metterli direttamente nella composta delle piante grasse... per ora preferisco affidarmi all'acidità data dalla torba in piccole quantità, è un prodotto economico e sicuro, ma grazie dello spunto, proverò!

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