La semina delle succulente è l’argomento più trattato e commentato nel blog, non a caso; è l’argomento che mai prima che tutti iniziassero ad usare internet era stato così discusso, e mai prima era possibile vedere documentazione a riguardo se non da semine fatte in prima persona o da amici.
Dettò ciò non è comunque un argomento complicato, e ancora oggi chi non ha mai provato la semina di piante grasse, può non avere un quadro chiaro di come procedere.
Riprendo l’argomento in questi giorni, perchè in questo periodo gli appassionati di piante grasse che intendono seminare con luce artificiale, dopo aver sistemato le piante adulte per l’inverno mettono a posto i semi, e ne scambiano e/o ricevono in regalo.
In questi giorni quindi dopo aver deciso cosa piantare possiamo iniziare; necessario:
- semi
- terra (qualsiasi, è bene che sia setacciata)
- lapillo/inerti granulometria medio/fine
- vasi, contenitori e/o buste trasparenti
- colino maglie fitte e pinzetta
- eventualmente antifungini e insetticidi
La si sterilizza o semplicemente la si fa bollire, fatelo! c’è chi dice che è inutile, ma poi se non lo fate andate a chiedere a lui di identificare che pianta è la prima ad essere spuntata che in due giorni è alta 4 cm ed ha due foglie! :D
Nel frattempo per massima igiene mettiamo a bagno in acqua e varechina/candeggina/ipoclorito circa 10 ml per litro d’acqua, tutti i materiali restanti che utilizzeremo (vasi ,vaschette, cucchiai, cartellini, pinzette),
e separatamente nella stessa soluzione o anche un pò più concentrata, i semi, utilizzando un colino a maglie fini, lasciandoli a bagno una decina di minuti e poi sciacquandoli abbondantemente con acqua corrente; ed infine lasciandoli asciugare un pò su carta igienica o carta assorbente; anche questa è una fase a mio avviso indispensabile dato che il primo punto dove compaiono muffe e proprio il tegumento dei semi.
Quando la composta è pronta possiamo riempire i vasi, può non essere necessario mettere uno strato di drenaggio di un cm sul fondo, in genere lo faccio, più che altro per limitare la perdita di terreno dai fori inferiori nelle successive immersioni dei vasetti per bagnare la composta, poi si riempie con composta pigiando delicatamente per spianare la superficie o battendo i vasetti sul pavimento, ed infine si pone uno strato di qualche mm di inerti a granulometria fine circa 1 mm nella parte più alta del vaso, su cui disporremo i semi.
Poniamo i vasi riempiti in un contenitore con acqua, io preferisco bollita, sempre per ridurre eventuali alghe, a volte la uso distillata, ma anche semplicemente bollita va bene, distillata è più utile per piante in genere non succulente, che preferiscono terreni acidi. All’acqua possiamo aggiungere fungicida ed insetticida a scopo preventivo, se non fatto ora spesso è necessario farlo dopo una ventina di giorni.
Scriviamo i cartellini e li teniamo vicino ad i semi sino a che non siamo pronti a seminare, poi prima di mettere i semi nei vasi li inseriamo nel terreno.
Con una pinzetta se sono pochi o grossi, si prendono ad uno ad uno i semi e li si appoggiano sulla composta senza coprirli, in genere ne metto uno ogni cm, in un vasetto da 7x7 cm ne entrano in genere 20-25. Se ho abbondanza di semi, ne metto anche molti di più spargendoli in modo casuale… sono sempre stato ripagato da risultati di semina migliori quando ho posizionato i semi uno ad uno…
Nello stesso contenitore semino sempre una sola specie, quest’anno per la prima volta ho dovuto usare uno stesso vaso per due specie, so che me ne pentirò, ma di alcune specie avevo solo 4-5 semi…
Tutte queste fasi sono ben descritte in altri post del blog, dove si possono trovare anche altri dettagli:
- In che periodo dell'anno seminare le piante grasse
- Informazioni preliminari per la scelta del metodo di semina delle succulente - Metodi di germinazione
- Materiali necessari per la semina di piante grasse
- Gli inerti per la composta
- Accorgimenti utili per una buona riuscita della semina
- Sterilizzazione e disinfezione
- Luci e lampade necessarie per seminare in casa
- Come e quando togliere le semine dall'ambiente ad alta umidità in cui sono cresciute
- Ripicchettare i semenzali di un anno - primo rinvaso
A questo punto se abbiamo fatto molte semine è comodo usare un contenitore rigido trasparente con coperchio tipo quei box per organizzare gli armadi o per il cambio di stagione, alto come i vasetti; se le semine sono poche possiamo usare sacchetti di plastica per alimenti o meglio ancora sacchetti totalmente trasparenti e un pò più rigidi che però non si trovano facilmente in commercio.
Ordiniamo e puliamo la zona del germinatoio dove posizioneremo le semine.
Messe le semine nel contenitore, la composta è già zuppa, si possono aggiungere due dita d’acqua sul fondo del box, chiuderlo e dimenticarlo così sotto i neon. Dopo qualche giorno dalla germinazione dei primi semi, se l’acqua nel fondo del contenitore non è stata completamente assorbita, eliminarla; quella assorbita dalla composta sarà sufficiente per oltre un mese, o comunque per diversi giorni dopo che è stato tolto il coperchio al contenitore o è stata aperta la busta trasparente in cui teniamo le semine.
Dopo 3-6 giorni inizieranno a germinare i primi semi, dopo 20-30 giorni inizieranno a spuntare le prime spine e in alcuni casi gli ultimi semi vitali staranno germinando in questi giorni.
Quando la maggior parte dei semenzali di piante grasse avrà prodotto le prime spinette, quindi circa dopo 30-45 giorni, si potrà togliere il tappo al contenitore definitivamente o aprire e togliere il sacchetto, un ambiente umido permette una crescita più veloce delle piante, ma allo stesso tempo promuove la crescita di alghe, funghi e muffe, anche se avrete sterilizzato composta e disinfettato i semi, quindi se non si sono formate molte alghe o muffe, si possono tenere le semine ancora in ambiente molto umido per qualche mese, altrimenti lasciate arieggiare e iniziate il ciclo asciutto-bagnato, inizialmente facendo asciugare solo poco la composta prima di ribagnare, e man mano che passano i mesi facendola asciugare sempre per più tempo prima di fornire altra acqua sempre dal fondo, per immersione dei contenitori. Dopo qualche mese si possono iniziare a somministrare concimi, personalmente non lo faccio quasi mai, e quando lo faccio ne uso una dose più che dimezzata rispetto alle piante adulte.
In base alle caratteristiche di crescita di ogni singola specie, le piantine diventeranno abbastanza grandi da essere ripicchettate in un contenitore più grande dopo circa 6-18 mesi, le non cactaceae hanno crescita molto più veloce delle cactacee, tra queste ultime ad es gli Ariocarpus, potranno rimanere nello stesso vasetto anche per molti anni.
In genere ripicchetto le piante quando raggiungono circa un cm di diametro, in un contenitore più largo.
Generalmente uno o due anni dopo in singoli contenitori piccoli, quelli in cui vengono vendute normalmente le piante grasse ad 1 euro.
Dopo 2-4 anni dalla semina le piante grasse saranno in grado di fiorire, anche qui dipende molto dalla singola specie… in una semina di frailea un minuscolo cactus ha fiorito dopo 9 mesi… mentre a 4 anni dalla semina di alcuni Astrophytum, mi sembrano ancora molto lontani dal fiorire…
In ogni caso la semina di piante grasse da grandi soddisfazioni, e si impara quale è il modo migliore per ognuno di noi e per il nostro ambiente di coltivazione solo con anni di esperienza, ma probabilmente già dalla prima semina si avranno buoni risultati.
Non mi resta che augurare Buona Semina di Piante Succulente!!!
4 commenti:
Ciao, sono capitato per caso su questo blog e devo dire che è molto descrittivo e ben fatto...
Ascolta tempo fà ho visto in un mercatino una pianta che (a detta del venditore) poteva vivere senz'acqua e assorbiva l'inquinamento...la conosci? Assorbe veramente l'inquinamento?
Ciao
ciao, grazie dei complimenti. credo che la pianta di cui parli appartiene alle tillandsia... non sono piante grasse, ma al contrario piante da giungla, vivono nei paesi caldi agganciate ai rami degli alberi, e li non serve acqua perchè c'è una forte umidità. in realtà coltivarle in Italia è scocciante se non si riesce a trovare una buona posizione per tenerle, ossia dove non sia necessario nebulizzarle tutti i giorni più volte al giorno (seccano subito altrimenti), crescono benissimo anche da noi in serra o legate ad alberi che mantengono una certa umidità nell'aria. riguardo all'assorbire l'inquinamento....se ne è parlato per decine di generi di piante, secondo me sono solo trovate commerciali, come i cactus che dovrebbero assorbire le radiazioni dei monitor... o le sanseveria che dovrebbero purificare l'aria. tutte le piante purificano l'aria e forniscono ossigeno, non credo che queste lo facciano più di altre..
...grazie della risposta esaustiva, la piantina che vidi in effetti si trovava incastonata in una pietra e mi era piaciuta per quello. Considerato che abito in un posto di mare e l'umidità non manca potrebbe adattarsi anche da me...
Ciao
ciao, per umidità intendo alta umidità che da noi non si crea quasi mai in modo continuativo come serve a lei, non sono mai stato molto bravo con le tillandsia, mi si seccavano sempre, l'unica che ha dato segni di crescita la tenevo legata al tronco, vicino al terreno di una pianta di appartamento, ma quando per un certo periodo il terreno è rimasto secco è morta... ti consiglio di provare a comprarne alcune piccole e metterle in posti diversi per vedere se la posizione è buona. ciaociao
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