Il Giappone e le Piante

Niente di meglio poteva capitarmi che andare in Giappone durante l’inizio della primavera.
I giapponesi sembrano ossessionati dall’apertura dei fiori di ciliegio, sakura è una parola che sentirete e leggerete ovunque in questo periodo in Giappone, in effetti è una cosa molto bella vedere templi e viali pieni di alberi senza foglie, ma pieni di fiori rosa. Ed è curioso che esista un vero e proprio bollettino simile a previsioni metereologiche riguardo alla data di apertura dei fiori di ciliegio (mi hanno raccontato che tempo fa un direttore di questo bollettino si è dimesso per aver sbagliato la data di qualche giorno…), ancora più curioso e vedere intorno ad ogni albero gruppetti di persone che osservano e fotografano da vicino il grado di apertura dei boccioli, o le sfumature dei fiori già aperti.
giapponesi foto fiori
Pensando alle piante in Giappone si pensa subito ai bonsai, e all’Ikebana (生け花 o いけばな)Ikebana (composizioni floreali), che visti così possono essere abbastanza sterili, se non si comprende bene l’arte che racchiuduno, almeno per me era così prima di questo viaggio e prima di aver compreso (ancora non completamente) l’amore, il significato e la passione che contengono queste opere d’arte. Durante gli spostamenti attraverso il Giappone osservando i giardini (pubblici e privati) e i balconi e terrazzi delle abitazioni mi sono reso conto che il concetto di giardinaggio in Giappone è molto diverso dal nostro, o almeno dal mio. Sinceramente non so come spiegare le sensazioni che provavo guardando anche un semplice angolino di verde ricavato tra un’abitazione e un’altra, ma questo mi ha cambiato interiormente; osservare uno di questi angolini o giardinetti da un senso di equilibrio e tranquillità immensi, fa sentire a proprio agio, fa sentire immersi in quell’angolo di verde. Tutto è curato alla perfezione in ogni singolo dettaglio, quel ramo quel filo d’erba, quella pietra stanno in quel punto e ci stano bene!! non viene voglia di migliorare, cambiare quella composizione, anche se apparentemente senza senso, è perfetta!
La vera svolta, quello che mi ha incominciato a far comprendere questa bellezza è stato trovarmi casulamente ad una specie di fiera dei fiori ad Himeji dove ero andato per il Castello di Himeji (姫路城, Himejijō) ed in particolare guardare le composizioni Shitakusa (non so se è il termine corretto, intendo quelle nelle foto sotto).
composizione
composizione2
composizione3
Improvvissamente quella che ingenuamente potrei define una pietra con un pezzo di muschio e un rametto secco con una fogliolina mi proiettava al suo interno, mi piaceva, la trovavo attraente e affascinante, ancora non mi spiego perchè (riguardando il post mi rendo conto che le foto non rendono..).
Riguardo alle piante grasse il risultato era simile, anche se poco diffuse e prevalentemente succulente, le composizioni in cui erano vendute erano curatissime, esemplari perfetti, quasi finti, curati nel vaso e nella pacciamatura. Il clima del Giappone non aiuta, l’inverno è più lungo e in questi giorni (14-26 Marzo) anche se si può stare in maglietta, la sera la temperatura si abbassa molto più che da noi, inoltre c’è una certa umidità, specialmente in estate.
Le prime le ho viste in un negozio di fiori in una metropolitana a Kyoto, esemplari giovanissimi e comuni in piccoli vasetti bianchi venduti al doppio o al triplo rispetto all’Italia, poi altri in una specie di gioielleria a Tokyo dove un comune e piccolo A. asterias, ma perfetto, in un grazioso vasetto con pietroline nere lucide per paciamatura costava più di 30 euro, o un Lithops a 2-3 teste costava 10-15 euro, erano distanziati tra loro e illuminati da singoli faretti, come gioielli appunto. Poi altre erano vendute in un mercatino che si svolgeva parallelo alla fiera dei fiori a Himenji, foto sotto, anche queste molto curate.
succulente castello bianco
Di nuovo a Tokyo, un pò sorpreso ho trovato un interessante (per gli accessori) reparto di giardinaggio dal famoso Tokyu hands (negozio da visitare assolutamente), queste sotto sono le piante che vendeva, i prezzi sono sempre più alti che da noi, vanno da un minimo di 4 euro per piccoli vasetti in coccio ad oltre 30 euro per le composizioni più grandi.
succulente tokiu hands
cactus tokyu hands
tokyu hands hoya kerii
Come vedete l’Hoya kerrii con la sua foglia a cuore va alla grande anche li!
idroponica tokyo
led idroponica tokyo
Sempre curiosi i vari impianti per coltivare in casa l’orto, molto sofisticati, con illuminazione led, automatizzati, ed anche con aspetto gradevole.
pomodoro idroponica
Poi finalmente uno degli ultimi giorni sono riuscito ad andare in una nursery a sud/ovest di Tokyo a Fujisawa (藤沢市), Kohaen Nursery, avevo trovato l’indirizzo in internet, o meglio mi ero salvato il loro biglietto da visita sul cellulare, senza mostrare questo (scritto in giapponese) non ci sarei mai arrivato; un’avventura raggiungerla sotto la pioggia a piedi, un avventura farsi aprire la porta, ma uno spettacolo una volta entrato nelle serre… ne ho parlato nel post precedente.
himenji castello bianco
Mi ha sorpreso vedere che tutti gli alberi vengono potati e corretti come un bonsai gigante.
potatura giappone pagoda d'oro
Una nota sul Giappone, le persone sono fantastiche, specialmente le donne sono molto molto disponibili ad aiutare in qualsiasi situazione, parlano inglese meno persone di quanto avessi immaginato, ma chi lo parla è voglioso di utilizzarlo, mi è capitato spesso di essere fermato se esitavo più di 10 secondi sotto un cartello della metropolitana o con una cartina in mano, da qualcuno che voleva aiutarmi; in 10 giorni 5-6 volte le ragazze a cui chiedevo indicazioni hanno cambiato percorso per accompagnarmi personalmente nel posto dove dovevo andare, anche se lontano, o alla fermata di metro più vicina accertandosi che avessi capito. Se qualcuno a cui chiedevo un indicazione non sapeva rispondermi ce la metteva tutta, a costo di fermare altre persone o entrare nei negozi per chiedere al posto mio e si scusava (anche eccessivamente dal nostro punto di vista) se non era certo delle indicazioni fornite, tanto che dopo qualche giorni ero imbarazzato nel fermare la gente per chiedere indicazioni.. ma non è stato un problema, si fermavano loro se mi vedevano dubbioso… per più volte ho notato persone ferme vicino a me, apposta ad aspettare una mia richiesta di informazioni… insomma i giapponesi sono fantastici!!! mi ha molto tirato su il morale sapere che esista un popolo così ospitale, gentile e disponibile, dato che ormai da molto ritengo il genere umano solo arrogante e distruttivo, i giapponesi non lo sono affatto! Un consiglio: quando si chiedono informazioni non mostrare la mappa, limitarsi a dire il nome del posto dove si vuole andare, essendo molto schematici, le domande devono essere dirette e brevi.
Due curiosità:
serra tropicale stazione
una serra tropicale che ricreava una foresta con tanto di cascate e laghetti, piena di orchidee, all’interno della stazione Torokko Saga (spero di ricordare bene) cmq qualche decina di metri a destra dopo essere usciti dalla stazione JR Saga Arashiyama (un pò fuori Kyoto).
luci blu
Istallazioni luminose mutevoli nello Shoren-in Temple a Kyoto che rendevano l’atmosfera del tempio ancora più mistica. Cmq tutta la zona dei templi di Higashiyama in primavera è molto suggestiva per le migliaia di lumini che vengono accesi intorno alle 19.
Buon Giappone a tutti! torno ad aprire e provare la caterva di oggetti misteriosi e colorati che ho comprato :D

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