Impollinare Haworthia per ottenere semi

Per ottenere i semi di Haworthia è consigliabile eseguire una impollinazione manuale; avrete notato che anche se la fioritura delle Haworthia è facile da ottenere e frequente, non tanto frequentemente si formano frutti, almeno nella mia collezione nonostante ci siano contemporaneamente in fioritura diverse piante di Haworthia, tra le diverse decine che ho di questo genere, mi sarà capitato solo 4-5 volte nella vita di vedere un frutto. Non so veramente se le Haworthia sono autofertili o autosterili… devo documentarmi, resta il fatto che il fiore (molto simile in tutte le specie) ha una forma particolare che nasconde gli organi riproduttivi della pianta e rende quindi difficile l’impollinazione mediata dalla maggior parte degli insetti e impossibile quella dovuta al vento. Anche in campagna dove di insetti ce ne sono di tutti i tipi, solo un fiore di una pianta ha prodotto semi, immagino quindi che da noi, gli insetti capaci di impollinare un’Haworthia siano pochi.

Quest’anno avendo contemporaneamente in fioritura diverse Haworthia truncata e due Haworthia maughanii ho voluto provare ad impollinarle manualmente e ad incrociarle.

Haworthia truncata	Haworthia maughanii

 

Le Haworthia fioriscono formando una lunga infiorescenza che può portare da pochi a oltre 20 fiori. Il fiore dell’Haworthia è formato da 6 petali che al centro si toccano in una stretta gola, misura circa un centimetro e mezzo, la gola raggiunge il punto più stretto a circa un cm, lo stigma si trova a circa 3-4 mm dall’attaccatura del fiore allo stelo dell’infiorescenza e le antere sono a circa 4-5 mm.

Ho provato inutilmente a sbatacchiare il fiore o a infilarci uno stecchino, quindi ho deciso di “vivisezionarlo”.

 

 

 

 

Afferrando con le dita i tre petali superiori e i tre inferiori e tirando in direzione opposta, facendo attenzione a non staccare l’intero fiore dall’infiorescenza, i petali inferiori si spezzeranno lasciando sul fiore solo la parte terminale (in diverse prove si è verificata sempre la stessa situazione).

 

 

 

 

A questo punto il pistillo sarà ancora nascosto, in primo piano troveremo uno stame che rende impossibile l’impollinazione, molto delicatamente con una pinzetta o una forbicina affilata e appuntita tagliamo il filamento (e appoggiamo lo stame in un posto sicuro) facendo attenzione a non danneggiare il pistillo che si trova subito dietro. Ripetiamo la stessa operazione per il fiore di un’altra pianta.

 

 

A questo punto con la pinzetta prendiamo lo stame tagliato che abbiamo conservato e impolliniamo il secondo fiore strusciando l’antera sullo stigma (all’apice dello stilo).

 

 

 

Il polline è maturo quando guardando l’antera con una lente o dopo aver fatto una foto macro risulta “polverosa”, o si può provare a strusciarla su un dito e guardare in controluce se ha lasciato polline.

 

 

 

Nella foto sotto nei cerchi il pistillo: nel cerchio rosso lo stilo (il cui apice bisogna sporcare con il polline), in quello blu l’ovario (che si gonfierà se l’impollinazione è andata a buon fine formando i semi). In primo piano invece si vede un filamento (stame senza antera), sul retro in alto antere mature piene di polline.

Non so bene i tempi di maturazione del fiore e del polline, ma ho ottenuto buoni risultati eseguendo l’impollinazione su un fiore centrale aperto, spesso su una stessa infiorescenza partendo dall’alto ci sono boccioli immaturi, poi un bocciolo pronto ad aprirsi, un fiore in apertura, uno o più fiori aperti, un fiore che sta appassendo e un fiore secco.

Eseguita l’impollinazione si riporta la pianta all’aperto e si attende; già dopo pochi giorni si vedrà gonfiare la base del fiore (ovario), già dopo 10 giorni il frutto sarà ben visibile (1 cm circa), ma ancora in maturazione.

Volendo eseguire un impollinazione nel modo più preciso possibile per essere sicuri di impollinare il fiore solo con ciò che vogliamo, dobbiamo aprire il fiore prima che maturi, eliminare le antere, avvolgere il fiore prima che si apra con una garzina o tnt, quando è aperto, impollinarlo con la pianta che vogliamo e subito richiuderlo nella garzina sino a che non si forma il frutto, possiamo lasciare il cappuccio sopra fino a maturazione in modo da essere sicuri di non perdere i semi e se si fanno più incroci, identificare il fiore con un laccetto colorato o scrivere sulla garzina un qualcosa che ci ricordi con cosa è stato impollinato.

Quando i semi sono pronti il frutto sarà secco, raccoglierlo appena non è più verde, prima che si spacchi rilasciando al vento i semi ottenuti!

I semi sono neri, misurano circa 2 mm e sono molto leggeri. Adesso non resta che seminare!