Come scritto nel post generale sul Giardino Botanico di Amsterdam le piante grasse sono conservate in due differenti serre, una più piccola, accanto a quella delle farfalle, con la zona di destra separata da un vetro dove si trovano le cactacee e succulente più rare e tutte le piante in vaso.
Euphorbia meloformis
Leuchtenbergia principis
Ariocarpus
Diverse piante dietro il vetro sono morte o stanno lì lì…
L’altra parte di questa serra ospita piante in terra, molte di grandi dimensioni.
Echinocactus grusonii nudum
Astrophytum myriostigma
Alcune piante specialmente le Opuzie sono letteralmente invase da cocciniglia, che per scelta viene lasciata proliferare e le hanno dedicato anche un cartello con informazioni sulle specie. anche il ragnetto rosso abbonda..
Questo probabilmente per rendere ancora più naturale e realistico l’habitat delle piante...
Mammillaria hahniana
Graptopetalum paraguayense
L’altra serra che ospita piante grasse è la Zona Desertica della serra dei tre climi:
E’ un ambiente molto grande con colonnari e piante gigantesche.
Ceropegia fusca
Ha una forma circolare.
Vicino alle porte d’accesso c’è la zona con alberi e colonnari.
Le piante sono tutte in terra, nell’anello più esterno ci sono molte Haworthia e Aloe, che in alcuni punti formano cuscini e cespugli.
Haworthia cymbiformis
Aloe humilis
Aloe arborescens
Sedum nussbameramum
Euphorbia horrida
La parte centrale è leggermente rialzata e coperta da una teca di vetro, contiene diversi generi tra cui Crassule, Euphorbie, qualche Conophytum (solo cartellini) e le solite Hawortie onnipresenti.
Faucaria felina
Dopo aver fotografato praticamente tutte le piante di quest’ultima serra, mi stavo squagliando dal caldo ed è stato un sollievo rientrare nella area Subtropicale della serra dei tre climi, un pò meno calda e più arieggiata, dove ho trovato questa Ledebouria socialis
Per vedere tutte le foto che ho scattato c’è la galleria: Foto Hortus Botanicus Amsterdam.
Senza dubbio le collezioni più belle di succulente che ho visto sono di privati (sia per varietà che per condizioni), si sa che gli orti botanici spesso non riescono a tenere come noi le nostre amate, ed è un peccato dato che ne ricevono molte senza bisogno di comprarle (donazioni di collezioni o sequestri in dogana). A parte questa considerazione, l’Orto Botanico di Amsterdam è sicuramente da visitare.
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