Periodo del rinvaso delle cactacee

Rinvasare piante grasse e succulente

Ci troviamo nel periodo migliore per fare rinvasi delle piante grasse in collezione, o meglio, chi ha molte piante deve iniziare in questo periodo per non finire troppo tardi. Il periodo migliore arriva al massimo due settimane prima dell’inizio della fase vegetativa, ma o conosciamo alla perfezione le abitudini della pianta che rinvasiamo o ci conviene farlo un pò in anticipo, in questo periodo la pianta è in riposo e non ne risentirà.

Non è assolutamente necessario rinvasare le piante ogni anno, ma sempre in base al ritmo di crescita della specifica pianta, lo si può fare ogni 2-4 anni o più raramente per piante delicate o a crescita lenta.

Ho scritto già vari post sull’argomento:

- Video guida al rinvaso delle succulente

- Rinvasare piante grasse

- Vasi per le piante grasse

- Ripicchettare semenzali

- Inerti per la composta

Comunque qui ricapitolo i concetti più importanti:

- La terra: sia quella del vaso in cui è la pianta, sia quella del nuovo vaso deve essere assolutamente secca, in particolare quella del nuovo vaso. Mentre quella del vecchio vaso, probabilmente sarà secca dato che in inverno non annaffiamo, ma alcuni preferiscono, per liberare bene le radici dalla terra, immergere il vaso in acqua, toglierlo e con cautela sciogliere il pane di terra.

- Pulizia e controllo: a questo punto si controllano bene le radici e il colletto, si eliminano radici secche, c’è anche chi da un taglio netto alle radici di qualsiasi dimensione siano, una potatina, escluse ovviamente le radici a fittone, e si lascia ad asciugare la pianta per qualche giorno all’aria su un giornale. Si può cogliere l’occasione per separare dalla pianta madre eventuali polloni, stoloni per produrre altre piante con il suo stesso patrimonio genetico.

- Vaso: ne scegliamo uno poco più grande del precedente e adatto alla pianta quindi più o meno alto. Se abbiamo deciso di lasciare attaccati alla pianta madre eventuali piante figlie, in particolare per aloe e e agavi, bisogna tener conto che con la primavera questi abbozzi di piantine cresceranno molto attivamente e quindi bisognerà scegliere un vaso molto più grande del precedente.

- La nuova terra: questa va scelta in base alle caratteristiche della pianta, comunque di base deve essere molto drenante, con un minimo del 50% di inerti, il resto la comune terra per gerani venduta in sacchi nei vivai o la terra per agrumi. Ultimamente la composta di base la faccio con 2-3 parti di terra, 2 parti di vermiculite, 1 parte di sabbia di fiume, 1-2 parti di lapillo, ogni parte si intende in volume, non in peso, mischio tutto in un secchio e rimescolo ad ogni palettata di terra che prelevo. Per chi usa concimi, può aggiungere un cucchiaio di concime granulare a lenta cessione ogni circa 5 litri di composta, io non lo faccio…

- La vecchia terra: la terra che togliamo dal vecchio vaso, non và buttata nel secchio, è vero che sarà povera di nutrimenti e piena di radici secche, ma può essere riutilizzata, se le radici secche sono molte si può setacciare e riutilizzare per le nuove composte, oppure può essere tenuta da parte ed utilizzata nel composter, intervallandola gli strati di rifiuti biologici e/o foglie secche. Nel caso però che nel rinvaso si scoprano parassiti sulla pianta o nella terra, sarebbe bene buttarla, utilizzarla per il compost o sterilizzarla. Per precauzione, accumulo man mano la vecchia terra in un grosso pentolone e quando è quasi pieno aggiungo acqua e faccio bollire un oretta, poi scolo l'acqua e lascio seccare la terra all'esterno, per poi riutilizzarla per le composte successive o per altre piante non succulente.

- Il rinvaso: asciugata la pianta (per più tempo se per togliere la vecchia terra abbiamo immerso il vaso in acqua), si riempie il vaso di composta, non completamente, si tiene sospesa la pianta sul vaso all’altezza desiderata (lasciando il colletto a livello del bordo del vaso) e si aggiunge terra con un cucchiaio. Ora si compatta leggermente e delicatamente, battendo il vaso sul pavimento o si spinge la terra intorno alla pianta con un pezzo di legno o con le dita.

Come ben sapete, non si bagna la pianta sino alla primavera, e si incomincia ad attendere il risveglio :)

3 commenti:

Unknown ha detto...

Carissimo,
ti ringrazio per lo splendido blog che hai creato!!
...se lo avessi letto prima mi sarei forse risparmiata un po' di ansie..
vivo in Egitto, e qui le Aloi sono diffusissime e meravigliose, nonostante la gente non le degni di cura..
ne ho comprate due l'anno scorso,bellissime, che sono cresciute molto ed hanno pure fatto una decina di figli nonostante vivano in un vaso piccolissimo.
Cosi' ho deciso di trapiantarle, oggi ho pulito le radici e ho messo le piante ad asciugare, come ho sempre visto fare a mia mamma.
solo dopo ho pensato che magari non era il periodo giusto per il travaso..ed in effetti leggendo il tuo blog pare che io abbia fatto una grossa stupidaggine..
pensi che moriranno?considera che quim l'inverno dura solo da dicembre a febbraio, e' molto secco, piove un giorno all'anno e le temperature non scendono sotto i 6 gradi..hai qualche consiglio da darmi?
Ti ringrazio davvero e mi pento di non aver letto il tuo blog prima...

Stranepiante ha detto...

Ciao, come scrivo nel blog, fine inverno è il "periodo migliore" non l'unico periodo in cui è possibile rinvasare, con le dovute attenzioni è possibile rinvasare in qualsiasi periodo dell'anno. Non credo che avrai problemi con le tue Aloe sono piante molto resistenti. Poi visto il clima di dove le tieni, cresceranno sicuramente meglio che qui da noi :)
ciaociao a presto

Unknown ha detto...

Grazie mille del consiglio dott. Stranepiante!adesso sono molto piu' tranquilla!
Ancora complimenti per il meraviglioso blog, un ottimo supporto a tutti gli amanti delle succulente!
Un saluto dall'Egitto
Cettina

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